Diario - anno V - n. 7 - aprile 1989

ITALIAN STYLE NEL FUTURO DI TUTTI (UN DISCORSO PATRIOTTICO) « Quei prodotti in cui creatività, fantasia, immaginazione costituiscono un'importante componente, cosl come l'estetica, la forma, il design, vengono quindi a godere di una ulteriore importante legittimazione, se si avvalgono del made in Italy... Michelangelo e Raffaello, per servire ancora al made in Italy, hanno un continuo bi-sogno di nuovi epigoni. » (L'EspressoPiù, marzo 1989) Signore e Signori, connazionali, amici stranieri, quello che sto per dirvi lo sapete già. H ,prestigio dell'Italia è aumentato. Abbiamo un ruolo storico e una missione estetica. Il mondo ci guarda stupefatto. Se si tratta di stare a galla comunque, Italians do it better. Chi sta più in alto è avvertito: diventerà come noi. Chi sta più in basso ha una speranza: diventare come noi. Siamo il meglio del peggio e il peggio del meglio. Abbiamo un futuro assicurato. Non è vero che siamo in bilico. Siamo il cardine, invece, fra paesi poveri e paesi ricchi. L'arte di non andare a fondo senza inventare altro che scialuppe di emergenza è un'arte italica. Se non siamo ancora un «modello» per gli altri, certamente non siamo neppure, ormai, un brutto «caso» da risolvere. Il nostro caso abbiamo dimostrato di saperlo, se non risolvere, almeno affrontare con una fantasia dopotutto abbastanza 1'ara. Che cosa non ci è capitato, infatti? Che cosa non è capitato all'Italia? Siamo una nazione giovane, pur essendo un popolo di civiltà millenaria. In noi coesistono sempre la gioventù e la vecchiezza, con tutti i loro attributi. Siamo scettici e privi di illusioni, eppure la nostra spensierata voglia di vivere non viene meno. Non drammatizziamo mai. Tutto passerà. Anche se i nostri giornalisti laici hanno imparato a usare quel rumoroso tono di allamne che voi, amici stra3 Biblioteca Gino Bianco

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