Diario - anno V - n. 7 - aprile 1989

sici perduti non ne ha ... ma perplessità sl », tanto che « avanza forti dubbi», « mette le mani avanti» e, per venire al sodo: « Il problema è vedere poi cosa si sceglie. Far leggere l'Orlando Furioso può funzionare. Ma se sostituiamo l'Eneide con Ignazio Silone, andiamo male.» Sul problema specifico non sono in grado di esprimere un'opinione. Temo anch'io « l'impreparazione degli .insegnanti » e il pericolo di alternative scadenti. E va da sé che tra Silone e Virgilio (o Manzoni) c'è una bella differenza. Ma il fatto è che, tra le centinaia, le migliaia di autori che non reggono il confronto con Virgilio e Manzoni, il primo e unico nome a venir in mente a Asor Rosa è stato quello di Silone. Spontaneamente, automaticamente, irresistibilmente. Perché non ha detto, che so, Moravia o Comisso o Levi o Pavese o Savinio o Landolfi, tutti eccellenti scrittori ancorché diversissimi, ma comunque imparagonabili a Manzoni e Virgilio? Perché non Calvino? o magari Sciascia? o Umberto Eco? Stabilire gerarchie tra scrittori di epoche diverse è sempre una operazione arbitraria, di dubbia utilità e antipatica; quand'anche l'inferiorità sia misurata col metro dei massimi valori, è pur sempre una patente d'inferiorità che viene rilasciata, ciò che non accade mai senza una certa dose di disprezzo; suppongo che Saba e Montale sapessero d'essere inferiori a Dante e a Leopardi ma non avrebbero gradito che glielo si dicesse in faccia (e poi perché?). Il procedimento può giustificarsi e acquistare un senso se in gioco non ci sia soltanto la mera qualità letteraria ma qualcosa d'altro, che tocca la sfera dell'etica. Questo, Asor Rosa lo sa bene e non a caso ha scelto proprio Silane. Perché Silone è uno scrittore di buoni sentimenti, dà importanza ai contenuti, crede in certi valori extraletterari, che non hanno propriamente bisogno della letteratura ma di cui, per Silone (e per Tolstoj, e per tantissimi altri), è la letteratura ad aver bisogno. Perché Silane è stato, ha voluto essere, un uomo prima che uno scrittore, e questo si sente anche in ciò che scrive. Vale a dire, esattamente le stesse ragioni (quelle per cui Asor Rosa disprezza Silone) che me lo fanno rispettare. Chi ha vissuto gli anni tra le due guerre come li ha vissuti Silane e ha scritto Uscita di sicurezza, quali che siano state le pubblicazioni successive, i suoi limiti stilistici e ideologici, ecco, sarò sempre incapace, non mi verrà mai naturale o istin40 Biblioteca Gino Bianco

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