Diario - anno V - n. 7 - aprile 1989

a sistematico esame tutti modelli d'auto immessi sul mercato: se ne valutano accuratamente le caratteristiche tecniche, per ognuna delle quali si assegna un voto. Senonché il dosaggio è sempre tale che la somma degli addenti fornisce immancabilmente il medesimo risultato, con scarti trascurabili, sì che tutti i modelli finiscono per ottenere pagelle pressappoco uguali.) Ma ritengo che il consumatore, in presenza di tante marche e tantissimi modelli, abbocchi in pieno alla favoletta della Hbera concorrenza che fatalmente ridurrebbe i prezzi delle merci, senza sospettare che le case produttrici (che non sono affatto la miriade che appare ma si riducono .a tre o quattro trust, e in ,pratica al quasi monopolio Fiat che, con le sue Lancia e Alfa, occupa il 60% del mercato), anziché farsi la guerra a vantaggio del cliente, possono invece stringere dei pacta sceleris per aumentare i loro utili a spese del cliente. Insomma, se anche non interpellati in proposito, -temoche gli italiani rappresentati dal campione intervistato dall'« Automobile», così come si dichiarano soddisfatti in genere della loro mar<:a,del modello, delle prestazioni, del consumo, del servizio di assistenza, siano infine « molto » o « abbastanza » soddisfatti anche del prezzo. C'è però una fetta non trascurabile di italiani motorizzati (per non parlare di coloro che si trovano ai limiti della sopravvivenza, che l'auto non l'hanno mai avuta: una minoranza, certo, ma di milioni) per i quali il problema è già da qualche anno quello di dover ·rinunciare all'auto (anche il telefono, le vacanze e altri comfort stanno diventando dei lussi .sempre più difficili da sopportare). E mentre gli italiani dell' « Automobile » confrontano marche e modelli, giudicano prestazioni, consumi, estetica, lo spa~io del bagagliaio e gli optional, per .altri italiani optional diventa l'avere o no l'auto, un'auto qualsiasi, anche di seconda o terza mano... Forse nella campionatura dell'« Automobile» sono rappresentati da quell'l-2-3% che non hanno dato « nessuna risposta ». Ma sono di più. E destinati a crescere. Lo credo e d .spero. D on P in o . Bambini non privi di malizia, ci stuzzicava la questione se fosse .lecito appellarsi all'onnipotenza e bontà divine per ottenere la grazia della vittoria della squadra o del campione prefe36 Biblioteca Gino Bianco

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