Diario - anno V - n. 7 - aprile 1989

«Aut o, o cara». Il mensile dell'ACI « L'Automobile » ha pubblicato nel numero di gennaio i risultati di quello che definisce « il più grande e attendibile sondaggio mai eseguito sul rapporto tra gli italiani e la loro autovettura ». Il numero degli intervistati è cos,picuo, 20.000, per altrettante automobili comprendenti 254 modelli prodotti da 44 case, secondo una proporzione che dovrebbe rispecchiare le rispettiv,e quote di mercato (dei circa 20.000 intervistati, 9.036 possiedono una Fiat, 1.514 un'Alfa, 1.226 una Volkswagen, 183 una Mercedes, ecc.). L'impressione che se ne ricava è di una certa credibilità, pur con le debite cautele sui criteri di campionatura che anche un profano di statistica sa essere sommamente elastici. Dubbi più specifici sorgono sul tipo delle domande, ma tanto vale ·occuparsi de11e risposte, che sono comunque significative. Alla domanda « È soddisfatto della sua automobile? » il .38,9% degli italiani risponde «molto», il 5.3,8% «abbastanza». Insomma, quasi il 9.3% si dichiara complessivamente soddisfatto. Solo il 5% lo è « poco » e i « per niente » sono la miseria dell' 1 % (1,.3 % « nessuna risposta »). Questo plebiscitario consenso non potrebbe rioevere miglior conferma dalle risposte alla domanda « Ricomprerebbe un'auto della stessa marca? »:- 69,6% « sl », 18,7% «forse», 9,6% -« no » (un po' più numerosi degli « insoddisfatti », ma bisogna tener conto del desiderio di cambiare, quand'anche si sia stati contenti di quel che si lascia); 2,1% « nessuna risposta». Un'ulteriore riprova viene dalle risposte alla domanda « Come giudica il servizio di assistenza della marca della sua auto? »: tra « ottimo », « buono » e «discreto» si sfiora il 90%; solo il 7,6% lo giudica «scadente» (pudicamente non sono previste qualifiohe più basse); .3,5% « nessuna ris·posta ». Ha ragione il direttore del periodico di compiacersi della dimostrazione d' « amore » e « fedeltà » degli italiani per l'automobile; più che giustificato il titolo dato all'inchiesta: « Auto, o cara». Del felicissimo rapporto tra l'italiano e l'automobile non avevo mai dubitato. L'auto è sempre il primo mito dell'italiano, il giocattolo preferito, la passion predominante che sembra assommare miracolosamente il doppio ruolo di coniuge e amante, dispensandone 1e relative gratificazioni: amore legittimo e trasgressione, affetto e avventura, sicurezza e rischio, sesso e tenerezza ... 33 Biblioteca Gino Bianco

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