viene da lontano. Nell'arte di far coesistere senza interferenze Teoria e Prassi, è il capolavoro europeo. Continuità. Ci sono, ci saranno certamente altri modi di fare politica. In America, in Russia, per esempio. Ma in Europa e nelle zone del mondo che si apprestano ad avere con l'Europa un rapporto prefer,enziale, noi abbiamo buone probabilità di essere un modello utile. Se gli europei dovranno imparare a fare politica barcamenandosi fra est e ovest, fra nord e sud, allora gli italiani hanno qualcosa da insegnare. Gon il fanatismo sionista e con l'estremismo islamico siamo noi ad aver trovato il giusto dosaggio di: a) difosa dei diritti umani e politici, b) equidistanza moderata nelle situazioni •scottanti, e) spregiudicata penetrazione commerciale. La nostra saggezza dipende dalla nostra mancanza di orgoglio, dalla scarsa fierezza militare, dal desiderio di evitarci situazioni dispendiose e faticose di conflitto accentuato. Abbiamo favorito Arafat essendo così esposti alle recrudescenze del terrorismo islamico. Abbiamo tenuto a bada Gheddafi. Abbiamo evitato che gli americani ci trascinassero in imprese guerresche, in azioni che avrebbero certamente provocato ritorsioni. Con gli anni Ottanta, con Pertini, con Andreotti e Craxi la politica estera italiana ha disegnato il suo nuovo profilo, una nuova e inedita fermezza nel perseguire il suo disegno di mediazione moderata e sdrammatizzante. Non vogliamo cannoneggiare nessuno. Vogliamo continuare ad avere il petrolio che ci serve. Vogliamo proteggere le nostre città e i nostri aeroporti. Confonderci con gli americani, i francesi e gli inglesi nei rapporti con il mondo arabo non ci conviene affatto. Le ragioni per cui un uomo politico come Giulio Andreotti riscuote sempre maggiori consensi hanno una base obiettiva. Non si tratta soltanto di un voltafaccia del gusto estetico. Anche questo va messo nel conto, perché una faccia insulsa e volgare diventa interessante, la si ,guarda con gratitudine, ha un benefico effetto rilassante, quando si è constatato che ci compare davanti da dieci o ·venti anni e mai sarà rimossa dal nostro orizzonte visivo. Qualunque 14 Biblioteca Gino Bianco
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