nostre classifiche contemporanee, bisogna collocare la Mafia {e il suo · potere trans-oceanico) e gli Agnelli (e il loro potere multinazionale). Il resto è contorno, apparato strumentale, longa manus, cassa di risonanza. Ci sono i seguaci e ,gli ammiratori. I comprimari direi di no. Semmai, ,gli oppositori sempre sull'orlo di un impresentabile isterismo distruttivo o vittime di un imbarazzante amore ,respinto. Gli stilisti sono venuti dopo. In principio, c'era solo Gianni Agnelli e famiglia. Lo Stile italiano emana da .fi, la fonte certa è quella. Armani, Versace, Valentino e gli altri sono dei modesti codificatori, hanno scritto la grammatica .di una lingua che Gianni Agnelli inventava semplicemente parlando. Più precisamente, gli stilisti sono una delle numerose casse di risonanza degli Agnelli. Pensate che dififerenza, che .progresso, che -regresso, dai tempi in cui la cassa di risonanza degli Agnelli erano Giolitti, i Savoia e Benito Mussolini (industrialismo, interventismo e fascismo)! Spade e bastoni, a tempo debito. Ora, di preferenza, coppe. Fermo restando che i denari non devono mancare mai. Gesù. Nell'apparente follia italiana, c'è un metodo collaudato nei secoli e che il futuro potrà riprendere in considerazione. Questo metodo è cosl duttile e adattabile alle circostanze reali che è potuto apparire per molto tempo una mancanza di metodo. l,n realtà le regole che sottostanno all'Italian Way sono ferree. Meglio ancora: sono poche, semplici e vaghe, e possono essere ampiamente «interpretate» in un senso o nel senso contrario, secondo i casi. Noi italiani non siamo dei dottrinari o dei rigidi moralisti. Non pretendiamo che le teorie, le costituzioni, le leggi e i principi morali debbano -veramente essere applicati o messi in pratica. Questa è ancora una volta una cosa da ingenui. La pratica è sempre andata poco .d'accordo con la teoria. Quello che si dice, e in particofare quello che si dice la domenica dal pulpito, sta bene dove sta, dentro i limiti propri alle parole e ai ·sermoni. Noi in Italia quale peso si debba dare ai sermoni e alle prediche e alle belle parole lo abbiamo appreso per tempo. È qui infatti che il cristianesimo si è radicato prima. Roma, 1a nostra fa9 BibliotecaGino Bianco
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