Una cosa simile non si è prodotta mai più. La semplice enunciazione di queste due condizioni mostra che noi non abbiamo mai conosciuto niente che somigli neppure lontanamente a una democrazia. In ciò che noi chiamiamo con questo nome, mai il popolo ha avuto l'occasione né il mezzo di esprimere un parere su alcun problema della vita pubblica; e tutto ciò che sfugge agli interessi particolari è abbandonato alle passioni collettive, che sono sistematicamente, ufficialmente incoraggiate. L'uso stesso delle parole democrazia e repubblica obbliga a esaminare con estrema attenzione i due problemi seguenti: Come dare effettivamente agli uomini che compongono il popolo francese la possibilità di esprimere in certi casi un giudizio sui grandi problemi della vita pubblica? Come impedire, nel momento in cui il popolo è interpellato, che in esso circoli una qualsiasi specie di passione collettiva? Se non si pensa a questi due .punti, è inutile parlare di legittimità repubblicana. Non è facile concepire soluzioni. Ma è evidente, dopo esame attento, che ogni soluzione comporterebbe innanzitutto la soppressione dei partiti politici. Per apprezzare i partiti politici secondo il criterio della verità, della giustizia, del bene pubblico, è opportuno iniziare col disti,guerne i caratteri essenziali. Se ne possono enumerare tre: Un partito politico è una macchina per fabbricare passione collettiva. Un partito politico è un'organizzazione costruita in modo da esercitare una pressione collettiva sul pensiero di ciascuno degli esseri umani che ne sono membri. Il primo scopo, e, in ultima analisi, l'unico scopo di ogni ,partito politico è la propria crescita, e senza alcun limite. Per questo triplice carattere, ogni partito è totalitario nel ,germe e nell'aspirazione. Se non lo è di fatto, è solo perché gli altri partiti lo sono non meno di lui. Questi tre caratteri sono verità di fatto evidenti per chiunque 7 Biblioteca Gino Bianco
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