Diario - anno IV - n. 6 - giugno 1988

potenza. È una pressione alla quale non si può resistere quasi mai, a meno di essere dei santi. L'acqua mossa da una corrente violenta, impetuosa, non riflette più gli oggetti, non ha più una superficie orizzontale, non indica più le densità. E importa assai poco che essa sia mossa da una sola corrente o da cinque o sei correnti che si urtano e formano vortici. Essa è ugualmente intorbidita in ambedue i casi. Se un'unica passione collettiva afferra tutto un paese, il paese intero è unanime nel crimine. Se due o quattro o cinque o dieci passioni collettive lo dividono, esso è diviso in più bande criminali. Le passioni divergenti non si neutralizzano, come nel caso di un pulviscolo di passioni individuaH fuse in una massa; il loro numero è troppo piccolo, la forza di ciascuna è troppo grande, .perché possa esserci neutralizzazione. La lotta le esaspera. Esse si urtano con un rumore davvero infernale, e che rende impossibile udire anche solo per un secondo la voce della giustizia e della verità, che è sempre quasi impercettibile. Quando in un paese c'è passione collettiva, è possibile che una qualsiasi volontà particolare sia più prossima alla giustizia e alla ragione che non la volontà generale, o meglio ciò che ne costituisce la caricatura. La seconda condizione è che il popolo possa esprimere la sua volontà sui problemi della vita pubblica, e non si riduca solo a scegliere delle persone. Meno ancora a scegliere gruppi irresponsabili. Perché la volontà generale è senza relazione alcuna con una tale scelta. Se nel 1789 c'è stata una certa espressione della volontà generale, benché sia stato adottato il sistema rappresentativo nell'incapacità di immaginarne un altro, è perché c'era stato ben altro che le elezioni. Tutto ciò che c'era di vivo in tutto il paese - e il paese allora traboccava di vita - aveva cercato di esprimere un pensiero mediante l'organo dei cahiers de doléances. I rappresentanti si erano fatti conoscere in gran parte durante questa cooperazione nel pensiero; ne conservavano il calore; sentivano il paese attento alle loro parole, gelosi di sorvegliare che esse traducessero esattamente le sue aspirazioni. Pe qualche tempo - poco tempo - essi forono veramente semplici organi d'espressione del pensiero pubblico. 6 Biblioteca Gino Bianco

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