Difficilmente si può mettere in dubbio l'utilità di formazioni speciali i cui membri hanno tutti accettato di morire. Non solo si possono affidare a simili formazioni compiti ai quali altre sarebbero meno adatte, ma la loro stessa esistenza è per l'esercito uno stimolo ,potente e una fonte d'ispirazione. A tal .fine bisogna solo che lo spirito di sacrificio si esprima con gli atti e non con le parole. Nell'epoca in cui viviamo, la propaganda è un fattore essenziale di successo. Essa ha fatto la fortuna di Hitler. Neppure i suoi nemici l'hanno trascurata. Ma mentre si pensa molto alla propaganda nel paese, si pensa meno alla propaganda al fronte. Essa è altrettanto importante. Ma non comporta gli stessi metodi. Nel paese la propaganda si fa con la parola. Al fronte le parole devono essere sostituite con gli atti. L'esistenza di formazioni speciali animate da uno spirito di sacrificio totale costituisce ad ogni istante una propaganda in atto. Simili formazioni procedono necessariamente da un'ispirazione religiosa; non nel senso dell'adesione a una Chiesa determinata, ma in un senso assai più difficile da definire, e al quale tuttavia solo questa parola è adatta. Ci sono circostanze in cui tale ispirazione costituisce un fattore di vittoria più importante degli stessi fattori militari in senso stretto. Gi si può persuadere di questo studiando i meccanismi che hanno portato alla vittoria sia Giovanna d'Arco che Cromwell. È del tutto possibile che noi ci troviamo attualmente in circostanze di questo genere. I nostri nemici sono spinti avanti da un'idolatria, un surrogato di fede religiosa. La nostra vittoria ha forse come condizione la presenza tra noi di un'ispirazione analoga, ma autent:ica e ,pura. E non solo la presenza di una simile ispirazione, ma la sua espressione attraverso simboli appropriati. Un'ispirazione agisce solo se si esprime, e questo non a ,parole ma con fatti. Le S.S. costituiscono un'espressione perfetta dell'ispirazione hitleriana. Al fronte, se si deve credere ad alcuni rapporti apparentemente imparziali, essi posseggono l'eroismo della brutalità; e lo spingono fino all'estremo limite possibile del coraggio. Noi non possiamo mostrare al mondo di valere più dei nostri nemici superando il loro grado di coraggio, perché non è possibile in termini di quantità. Ma possiamo e dobbiano mostrare di possedere una qualità di coraggio differente, più difficile e più rara. Il loro è di una specie 26 Biblioteca Gino Bianco
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