Diario - anno IV - n. 6 - giugno 1988

La Riforma e l'umanesimo del Rinascimento, duplice prodotto di questa rivolta, hanno largamente contribuito a suscitare, dopo tre secoli di maturazione, lo spirito del 1789. Ne è risultata dopo qualche tempo la nostra democrazia fondata sul gioco dei partiti, ciascuno dei qual,i è una piccola Chiesa profana armata della minaccia di scomunica. L'influenza dei partiti ha contaminato tutta la vita mentale della nostra epoca. Un uomo che aderisce a un partito ha verosimilmente scorto nell'azione e nella propaganda di questo partito cose che gli sono parse giuste e buone. Ma non ha mai studiato la posizione del part;_io relativamente a tutti i problemi della vita pubblica. Entrando nel partito, egli accetta posizioni che ignora. Cosl egli sottomette ,il proprio pensiero all'autorità del partito. Quando, a poco a poco, conoscerà queste posizioni, le ammetterà senza esame. È esattamente la situazione di chi aderisce all'ortodossia cattolica come la concepisce san Tommaso. Se un uomo dicesse, chiedendo la sua tessera d'iscrizione: « Sono d'accordo col partito su questo, questo e questo punto; non ho studiato le altre posizioni e mi riservo interamente il giudizio finché non le avrò studiate», sarebbe certamente invitato a ripresentarsi un'altra volta. Ma di fatto, salvo eccezioni molto rare, un uomo che entra in un partito adotta docilmente l'atteggiamento che esprimerà più tardi con le parole: « Come monarchico, come socialista, penso che... ». È talmente confortevole! Infatti non c'è da pensare. Non c'è niente di più confortevole che non pensare. Quanto al terzo carattere dei partiti, cioè che sono macchine per fabbricare la passione collettiva, è cosl eviidente da non aver bisogno di essere dimostrato. La passione collettiva è l'unica energia di cui dispongono i partiti per la propaganda all'esterno e per la pressione esercitata sull'anima di ogni membro. Si ammette che lo spirito di partito acceca, rende sordi alla giustizia, spinge anche gente onesta all'accanimento più crudele contro degli innocenti. Lo si ammette, ma non si pensa a sopprimere gli organismi che fabbricano un tale spirito. E tuttavia si vietano gli stupefacenti. C'è comunque gente che si dà agli stupefacenti. Ma ce ne sa16 Biblioteca Gino Bianco

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