Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

vendicarsi sfidando a duello colui che ·l'ha offeso, ·mentre il rimpianto per l'amor~ perduto è _immediatamentesoffocato. Vuole che l'incontro con Anatolio Kuràghin sia casuale e vuole provocarlo a battersi con un nuovo pretesto per non compromettere Natascia. Ma l'incontro avverrà solo nell'ospedale d11campo a Borodinò, quando entrambi vi ·arriv~no .feriti a morte. Cosl, neppure la ·vendetta e il duello con il rivale può mai realizzarsi. Ed è anche questo un incontro mancato. In verità egli disprezza a tal punto l'uomo con cui il suo senso dell'onore lo spinge .a battersi, che considera -l'eventualità di un duello come un ulteriore disonore per lui. Ma come può avveni.re che nessuna azione possibile gli si presenti come ,soddi,sfacente e degna? Poco prima di Borodinò, quando ripassa a Lissia Gori, certe caratteristiche del padre e della sorella potrebbero essere attribuite anche a lui. Maria « perdeva e consumava i migliori anni della sua vita nella paura e in eterne sofferenze morali, ,senza utilità e senza gioia ». H vecchio principe appare « ~ncora più irritato e incredulo nella rea-1.tàdi ciò che accadeva nel mondo ». « E cosi doveva accadere! » ,pensava iJ principe Andrej, uscendo dal viale de1la casa di Lissia Gori. « Quella povera, innocente creatura rimane alla mercé di un vecchio che ha perso il senno. Il vecchio 1sentedi essere colpevole, ma non può cambiarsi. U mio bambino cresce e si raHeg,raddla vita, nella quale. sarà quello che sono tutti, - o ingannato o ingannatore. Io vado a raggiungere J'esercito e nemmeno io so ,per quale ragione, e desidero incontrare quell'uomo che disprezzo, per dargli l'occasione di uccidermi e 'di ridere di me! » (III, I, 8) La sua, come gli dice· Kutus·ov nel suo ultimo colloquio, è la strada dell'onore. Ma questa strada non lo porta a nulla, lo porta al faHimento, alla rinuncia, alla perdita delle persone che ha amato, e alla morte. Ha la stima e perfino l'affetto dei soldati e degli ufficiali del suo reggimento, ha rinunciato a far parte dello Stato Maggiore pur di restare con loro e di essere utile dove ce n'è ,più bisogno. Ma non si sente mai in comunicazione e in sintonia con quei soldati (come certamente sarebbe accaduto a Pietre). La promiscuità gli ri77 Biblioteca Gino Bianco

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