Il principe Andrej ascoltava il ,racconto dell'inaugurazione del Consiglio di Stato che egli aveva atteso con tanta impazienza e arlla quale att.ribuiva tanta importanza, e si meravigliava che questo fatto, adesso che era accaduto, non soltanto non lo commuoves·se,ma gli apparisse meno che insignificante. Con un r1solino siilenzfoso ascoltava l'entusiastico racconto di Bitskij. Gli venne in mente allora la più :semplice delle idee: « Che cosa ce ne importa a me e a Bitskij di quello che può aver voluto dire l'imperatore al Consigliio? Tutto questo può forse rendermi più felice e migliore? » E questo semplice ragionamento distirurssea un tratto nel principe Andrej tutto l'antico interessamento per le riforme che si compivano. (Il, III, 18) Il pranzo a casa del riformatore Sperànskij gli conferma, poco più tardi, questa impressione di estraneità irrimediabile ai circoli politici e alle -loro attività: 74 lil principe Andrej entrò neHa sa>lada ,pranzo. Tutta la compagnia stava in piedi fra le due finestre presso una piccola tavola con gli antipasti. Sperànskij, in marsina grigia con uno stemma di metallo, evidentemente con ilo ,stesso panciotto bianco e la stessa alta cravatta bianca che aveva nella seduta del Consiglio di Stato, stava ritto accanto ailla tavola, con un viso allegro. Gli invitati gli stavano intorno. Magnitskij, rivolgendosi a Michail Michajlovic, raccontava una storiella. Sperànskij ascoltava, ridendo prima ancora che Magnitskij parlasse. Nel momento che il ,prindpe Andrej entrava nella ·stanza, le parole di Magnitskij furono sopraffatte daHe risate. Stolypin rideva con una forte voce di basso, masticando un boccone di pane e fol:\maggio;Gervais rideva con un sibilo sommesso, e Sperànskij rideva di un riso acuto e chiaro. [ ... ] Il principe Andrej, con la meraviglia e la tris,tezza della delusione, ascoltava quelle risate e guardava Sperànskij che rideva. Pareva al principe che quello non fosse Sperànskij, ma un aJtro uomo. Tutto ciò che prima gli era sembrato misterioso Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==