per sé un ma:.leche va evitato a tutti i costi con un programma di riforme. 72 « Tu dici: le scuole » continuò, contando suHe dita « fa istruzione, e così via, cioè tu vuoi farlo uscire » e indicò un contadino che si toglieva il berretto, mentre pas,sava davanti a loro « dal 1suostato animale e da1rgli dei bisogni mo11ali; pare a me invece che l'unica felicità possibiJe ·sia Ia felicità animale, e tu vuoi privado di es,sa. Io lo invidio, e tu vuoi farfo diventare •simile a me, ma senza dargli i miei mezzi. Un'altra cosa tu dici: aHeggerire iil suo lavoro. Ma, :secondo me, 1il lavoro fisico è per -lui una necessità, una condizione della sua esistenza, esattamente come per me e ,per te il .lavoro menta,le. Tu non puoi non pensare. Io vado a dormire ahle tre di notte, mi vengono diversi pensieri, non riesco a prendere sonno, mi giro e mi rigiro, non dormo fino alla mattina perché ,peI11So,e non posso non pensare, come 1luinon ,può non arare, non fokiare; altrimenti se ne va in un'osteria e ,si ammala. Come io non pot-rei sopportare il suo lavoro Hsico, morirei entro una settimana, cosi lui non sopporterebbe il mio ozio fisico, ingrasserebbe e morirebbe. In terzo luogo, che diamine hai det~o ancora? » il principe Andrej piegò il terzo dito. « Ah si, gli ospedali, ,le medicine. Gli viene un colpo apoplettico, e muore. Invece tu gili fai un salasso e ilo guarisci. Camperà ancora infermo una decina d'anni e ·sarà di peso a tutti. Sarebbe per lui più faoile e semplice morire. Ne nascono tanti, e anche cosi ,sono già molti. E ,poi, se almeno tu lo rimpiangessi perché hai perduto un lavoratore, come faccio io. No, tu lo vuoi guarire per amor suo, e di questo lui non ha affatto biisogno. E poi che idea è, che la medicina abbia mai guarito quailouno! Ha ucciso, semmai! » disse aggrottando ,le sopracciglia irosamente e voltanto la facda. [ ... ] Il suo sguardo· si animava tanto ,più quanto più i suoi giudizi erano vuoti di speranza. « Ah, questo è orribile, è or11ibile! » disse Pierre. « Soltanto non capisco come si pos,sa vivere con tali ,pensieri. Ho avuto anch'io dei momenti simili. Mi è accaduto poco tempo fa, a Mosca e in viaggio. Ma allora io ani abbatto a tal punto che non v,ivo più, tutto mi ,dpugna ... ,soprattutto ho disgusto di me stesso. A1lora non, mangio, non mi lavo... e voi, invece? ... >> Biblioteca Gino Bianco
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