Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

Célimène si comporta invece in modo che nessuno debba escludere nessun altro. Tratta tutti con pari benevolenza, ,pari indifferenza e pari crudeltà, ma il suo talento satirico non vo11rebbe mai es,sere in contrasto con la pratica mondana. Cosl ,la sua acutezza critica cade nel pettegolezzo maligno e non esprime mai un giudizio morale. Célimène è il teatro che vuole giocare con la verità, trasformando appunto la verità in un elemento di gioco e rendendola socialmente innocua. In Alceste, viceversa, è la verità a giudicare (male) il teatro, rifiutando le regole del gioco sociale e ,preparando la solitudine. (E naturnLmente Alceste vuole Jiberarsi di Célimène, soprattutto di Célimène. È lei il suo ultimo, quasi inspiegabile legame col mondo). 3. Che cos'è un eroe. In quel momento entrò nel salotto un nuovo personaggio. Questo nuovo personaggio era il giovane ,principe Andrej Bolkònskij, marito della piccola principessa. Iil principe Bolkònskij era IUll giovane di non aha ,statura, molto bello, di lineamenti decisi e asciutti. Tutto nella sua figura, da1lo s·guardo stanco e annoiato fino all'andatura tranquilla e misurata, presentava il contrasto più fovte con la sua piccola e vivace moglie. Si vedeva che quanti si trovavano nel salotto non rSoltantogli erano noti, ma l'avevano già stancato a:l punto che il ,solo vederli e ascoltarli era per lui una grande noia. Ma, di tutte quelJe facce venutegli a noia, pareva essergli venuta a noia più di tutte queHa della sua beHa moglie. Con urna smorfia che gua:s,tava 1H suo simpatico viso, egli le voltò le spalle. Baciò la mano di Anna Pàvlovna e, aggrottando la fronte, guardò in giro tutta quella gente. (Guerra e pace, Libro I, parte I, cap. 4) Pur essendo, con Pierre e Natascia, uno dei protagonisti di Guerra e pace (e forse il vero protagonista del ,libro, colui che dovrebbe trovarsi sempre ,al centro deil'azione), il principe Andrej 67 Biblioteca Gino Bianco

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