Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

La Danimarca è una prigione. Non solo la Danimarca, anche ià cor.po è una prigione da cui evadere. Anche il sonno con i suoi incubi, anche la veglia con i suoi rimorsi. 2. « No, nessuna eccezione. » No. Non la mando giù questa brutta abitudine, Questo farsi -le feste che va· tanto di moda. Non c'è niente che odio più delle contorsioni Di questi grandi acrobati del vivere sociale, Questi eterni impiegati del servizio mondano, Questi cerimonieri della futilità; Che sparano qua e là complimenti a casaccio Co1pendo alla rinfusa chi li vale e chi no. Ma che senso può avere che uno venga ll A farti le carezze e a dirti che se.iun genio, Se la stessa carezza, cinque minuti dopo, Cosl com'è, di corsa, è rivenduta a un tanghero? Non c'è anima nobile, non dico signorile, Che abbia voglia di elogi cosl prostituiti, E se poi è vanitosa, che cos'ha da gioire Nel vedersi abbassata al livello' di tutti? Ogni stima rivela anche una preferenza, E stimare chiunque è stimare nessuno. Per voi non è cosl?, Questa moda vi piace? Perdio!, state alla larga e da me e dai miei amici; Io dirò sempre no, a questa marmellata, Per cui noti puoi distinguere tra ·pèrsona e persona. Voglio che si distingua,- io, tra me e -quello Il. Non fa per me, chi è fatto per il genere umano . .(Il misantropo, I, 1) Akes·te potrebbe essere visto come fil prototipo del predicatore, deil mora.lista e perfin'o del sovversivo (il suo sistema nervoso, la sua iraconda sensibilità per le piccole menzogne, ingil\.lJStizie 60 Biblioteca Gino Bianco

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