Osric), li scandaglia accortamente ora qua ora là a controllare e spia,re. Con loro Amleto è spietato. Non li tratta da es·seri umani. Li considera, come sono, strumenti del re. Cioè, cose. (Chi si fa oggetto, verrà trattato da oggetto). Ah, canaglia! Allegra, dannata canaglia! Il mio taccuino! Devo proprio scrivercelo sul mio taccuino: che uno può sorridere e sorridere, e essere sempre una canaglia! (I, 5) Notevole è l'elenco dei rimproveri che il nuovo re rivolge ad Amleto: ostinazione nel dolore, empia testardaggine, volontà ribelle ai voleri del cielo, debolezza emotiva, mente indisciplinata. Claudio pretende che Amleto lo riconosca re legittimo e padre affettuoso. ~ per questo che gli fa la predica. Nobiltà d'animo ancora intatta contro cinica, abitudinaria accettazione della realtà. Giovani valorosi e schietti contro ottuse persone mature e vecchi noiosi, volgari e corrotti. Da un lato, Amleto, Laerte, Ofelia, Orazio, Fortebraccio. Dall'altro, il re Claudio, Gertrude, Polonio, per i quali la realtà è ciò che la forza, o l'inganno, riesce a stabilire, e la sola saggezza apprezzabile è l'abilità di conquistare e mantenere il potere. La Volontà che persegue coerentemente un fine, e l'Intelligenza che vede la generale connessione degli eventi, sono due facoltà in conflitto f.ra loro. Non riescono a diventare una cosa sola, si rifiutano di collaborare. Non si contraddicono per princi,pio, si ostacolano di fatto. L'intelligenza è una facoltà passiva. Caratteristica degli uomini di potere è la capacità di « muovere qualcuno». Di muovere gli altri ai propri fini, manipolandone i senBiblioteca Gino Bianco
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