Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

glio: fra -realtà possibile (l'individuo che guarda a se stesso dal punto di vista dei suoi desideri o dei suoi ideali) e possibilità reali (l'individuo che guarda a se stesso dal punto di vista delle relazioni sociali e del proprio ambiente). Iin lui ,s,i agitano forze e visioni che l'azione a cui è destinato non gli permetterà di esprimere. Sl, il tempo è fuori sesto. Nel mondo c'è qualcosa di storto. Ma è un vero guaio che debba essere proprio lui a raddrizzarlo! Ristabilire l'ordine e la giustizia nel regno è il suo dovere assoluto. Ma è anche una « dannata sorte» e una intollerabile noia! Più che ristabilire la giustizia, Amleto vorrebbe interrompere H corso del mondo, impedire i matliimoni, fermare la continuità dehla specie. Vorrebbe sprofondare nel nulla. Vorrebbe vendicarsi, se possibile, del!l'lntera creazione, e non solo dehl'assas,sinio di suo padre commesso da quel comunissimo usurpatore con il quale, in venità, preferirebbe non mescola-rsi in nessun modo. Gertrude e Ofelia. L'ossessione di Amleto è questa: nessuna donna è capace di resistere a-Llaseduzione del potere, nessuna donna è in grado di vedere la volgarità di chl lo esercita. Questa « fragilità» femmin1le genera in lrui scandafo, indignazione e furore. Bellezza di cui impadroni,rsi o purezza che il mondo corromperà: possibiJe che una donna non si,a altro che questo? Se il destino di Ofelia deve somigliare a quello di Gertrude (che non distingue tra il nobile re defunto e il suo ignobi,le sostituto), allora vada in oonvento, impazzisca o muoia. Va' in convento. Perché vorresti mettere al mondo dei peccatori? Io stesso sono abbastanza onesto, eppure potrei accusarmi di tali cose che sarebbe meglio che mia madre non mi avesse mai generato. Sono molto orgoglioso, vendicativo, ambizioso, e con molte più colpe ai miei ordini che pensieri in cui metterle, fantasia per dare loro una forma e tempo per realizzarle. Che cosa dovrebbero fare le persone come me, che strisciano fra cielo e terra? Siamo canaglie, tutti. Non devi ,, Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==