lità, fiducia, inganno, lealtà, diritti e doveri, onestà, autenticità, femminismo e maschilismo, i figli... Mai che durante la lunga, complessa, animata discussione, a uno di questi vissuti, spregiudicati, colti personaggi sia venuto in mente di accennare, anche solo incidenta1mente, che forse il difetto stava nel manico, che cioè da mettere in questione sarebbe anzitutto il matrimonio come istituto e come valore. Quando una colpa è la conseguenza diretta d'una co1pa maggiore, bisogna risalire alla causa e mettere sotto accusa questa prima dell'effetto. A che cosa si riduce la menzogna del coniuge che nasconde all'altro la relazione o la scappatella, rispetto alla monumentale menzogna del matrimonio? Che cosa sono mai gli inganni e i tradimenti che si commettono nel matrimonio, a fronte dell'inganno e del tradimento (di sé e dell'altro) che si commette col matrimonio? Bisogna continuamente ringraziare per cose che, nel migliore dei casi, ti sono indifferenti. I regali: oggetti superflui che non sai dove mettere; indumenti che non indosserai; libri che non leggerai... « Grazie » ( e bisogna anche ricambiare). Cene indigeste, serate deprimenti. « Grazie. » Il giornalista che ti ha intervistato, che non capirà mai che per te è stato solo un fastidio, una perdita di tempo, qualcosa di cui ti vergogni. « Grazie. » Il critico, il recensore, il lettore ... « Grazie » (delle frasi fatte, degli spropositi, degli equivoci). Ti complimentano per la prole: com'è cresciuta, quant'è carina, intelligente, simpatica... « Grazie »... Ma « grazie » di che? La criminalità degli stadi, dove la domenica si celebra il rito calcistico fondato sulla violenza verbale e fisica; violenza premeditata, covata e nutrita durante l'intera settimana; violenza che se non si propone ancora come obiettivo esplicito l'eliminazione fisica dell'avversario, limitandosi per lo più a minacciarla, purtuttavia finisce Biblioteca Gino Bianco
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