CHARLES BAUDELAIRE DOVE VANNO I CANI? [1] ALL'UNA DI NOTTE Finalmente solo! 01:mai si sentono soltanto le ruote di qualche carrozza attardata e sfinita. Per qualche ora avrò il silenzio, se non il riposo. Finalmente! La presenza tirannica della faccia umana è sparita, e soffrirò soltanto di me stesso. Finalmente mi è dunque concesso di distendermi in un bagno di tenebre! Per prima cosa. una doppia mandata alla serratura. Questo giro di chiave aumenterà il senso della mia solitudine e fortificherà le barricate che attualmente mi separano dal mondo. Vita orribile! Città orribile! Ricapitoliamo la giornata: visti diversi letterati, uno dei quali mi ha chiesto se era possibile raggiungere la Russia per via di terra (evidentemente scambiava la Russia per un'isola); discusso senza risparmio di argomenti con il direttore di una rivista, che ad ogni obiezione rispondeva: « il nostro è il partito dei galantuomini », il che implica che tutti gli altri giornali sono in mano a dei farabutti; salutate una ventina di persone, quindici delle quali mai viste; distribuite altrettante strette di mano, senza aver preso la precauzione di comprare dei guanti; durante un temporale, per ammazzare il tempo, salito da una ballerina che mi ha pregato di disegnarle un costume da Venerea; corteggiato un direttore di teatro che si è congedato dicendomi: « Forse farete bene a rivolgervi a Z.: è il più stupido, volgare e .famosodi tutti i miei autori; forse con lui approderete a qualcosa. Vedete lui, e poi ci rivedremo»; vantato (perché?) di diverse cattive azioni mai commesse, e vigliaccamente negato alcuni altri misfatti compiuti con gioia - delitto di spacconeria, crimine di rispetto umano; rifiutato a un amico un favore poco impegnativo, e fatta una raccomandazione scritta a un 3 Biblioteca Gino Bianco
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