Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

d'introdurre una sfumatura d'ambiguità, ma di dissipare ogni possibile dubbio. L'aggettivo, si avverte, è da intendersi qui nel suo significato rigorosamente venale. Questo messaggio è destinato a chi è molto ricco (o vuole sembrarlo: tributando con ciò alla ricchezza l'onore che merita). Vuoi essere riconosciuto Vip? Acquista la stilografica da 10.150.000 lire. Sei disposto a spendere per una stilografica 10.150.000 lire? È la prova che sei un Vip. « Parvenu », « nuovo ricco » sono categorie fuori corso. Non abbiamo tempo da perdere con la discrezione, le buone maniere e cose del genere. Dopodomani forse saremo falliti, per cui dobbiamo avere subito le case, le ,pellicce, le barche, i gioielli, la penna da 10.150.000 lire ... Tutto molto chiaro. C'è solo un punto misterioso: quelle 150.000 lire. Frequentatori di grandi magazzini, affezionati ai « saldi » e a-Ile « occasioni », fissati sui prezzi dove ricorre sempre il numero nove (990, 9.900, 99.000 ...), restiamo sconcertati da quei rotti che superano di pochissimo (1'1,5%) la cifra tonda. Potremmo capire i 9.950.000 o anche i 10.950.000 ... Forse sta proprio in questo il colpo di genio pubblicitario. La difesa del territorio della vera ricchezza non è costituita dai dieci milioni, cifra che con grandi sacrifici anche noi pezzenti potremmo dopotutto pagare, ma da quelle inconcepibili centocinquantamila lire che ci respingono inesorabilmente al di qua della barriera. « Dorothy, ci siamo sposati trent'anni fa "per il bene e per n male". Quando arriverà il bene?» (da un serial televisivo americano). Ottimista. Se gli uomini sono capaci di sacrificarsi per cause indegne, non dobbiamo affliggerci: tanto più saranno disposti a · farlo per una causa giusta. Non le pare? Criticone. No. Solo le cause indegne hanno il potere di riscuotere ·forti entusiasmi. 41 Biblioteca Gino Bianco

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