Diario - anno III - n. 5 - dicembre 1987

in giro in incognito, compiere azioni basse, d'armi ai bagordi come i semplici mortali. Ed eccomi in tutto simile a voi, come vedete! - Dovreste almeno pubblicare un annuncio della perdita dell'aureola, o fare denuncia al commissariato. - Proprio no! Mi trovo bene, qui. Solo voi mi avete riconosciuto. D'altronde la dignità mi disturba. E poi penso che qualche cattivo poeta la raccatterà e se la metterà in testa spudoratamente. Che piacere far felice qualcuno! Soprattutto qualcuno la cui felicità mi farà ridere! Pensate a X, o ·a Z! Ah, sarà davvero divertente! [8] LA SIGNORINA BISTURI Appena arrivai ai limiti del sobborgo, sotto i lampi della luce a gas, sentii un braccio che si insinuava dolcemente sotto il mio, e udii una voce che mi diceva all'orecchio: - Siete medico, signore? Guardai: era una ragazza alta, robusta, con gli occhi spalancati: leggermente truccata, i capelli ondeggianti a-1vento con i nastri del cappellino. - No, non sono un medico. Lasciatemi passare. - Oh sl, Voi siete medico.' Lo vedo bene. Venite da me. Resterete molto contento di me, andiamo! - Certo, verrò a trovarvi, ma più tardi, dopo il medico, che diavolo ...! - Ah! ah! - fece lei, sempre aggrappata al mio braccio, e scoppiando a ridere - siete un medico scherzoso, ne ho conosciuti molti cosl. Su, andiamo. Amo appassionatamente il mistero, perché ho sempre la speranza di svelarlo. Mi lasciai perciò trascinare da questa compagna, o meglio da questo enigma insperato. Tralascio la descrizione del tugurio; la si può trovare in numerosi vecchi poeti francesi ben noti. Soltanto (dettaglio trascurato da Régnier), c'erano due o tre ritratti di celebri dottori appesi alle pareti. 10 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==