sempre procurava il massimo piacere a tutti, eccettuate le persone completamente stupide. Aleksàndr Ivànovic sentiva e sapeva benissimo che ogni cosa che lei diceva era una stupidaggine, ma non poteva lasciarlo trasparire, e dava mano alla conversazione. Feodorft, tetro, taceva; H precettore scambiava di rado una parola con la vedova. Ogni tanto si stabiliva un silenzio generale, e allora Feodorft veniva a emergere in primo piano, ed era un'uggia addirittura tormentosa. A.Uora, la padrona si faceva a chiedere quakhe nuova portata, non servita ancora, e i camerieri si precipitavano di là in cucina, dall'economa, e poi qua di nuovo. Né di mangiare né di parlare c'era nessuno che avesse voglia. Ma tutti, a costo di farsi forza, mangiavano e parlavano. Così, dail principio alla fine, passò il tempo della colazione. III. Quel contadino ch'era venuto a chiedere aiuto per la morte del cavaillo,si chiamava Mftrij Sudàrikov. l'l giorno avanti a quello ch'era venuto lì dal padrone, dalla mattina alla sera s'era arroveHato intorno al suo castrone morto. Per prima cosa, era andato da Sànin lo scortichino, ad Andrèjevka. Sjemjòn, lo scortichino era fuori casa. Tra aspettare che tornasse, e accordarsi sul prezzo della pelle, s'era arrivati all'ora di pranzo. Poi aveva dovuto chiedere a un vicino un cavaMoper trasportare i:l castrone al cimitero, giacché era proibito seppellirlo dov'era morto. Andrejàn non gli aveva dato il cavallo, che serviva a lui stesso per carreggiare le patate; a stento, lo aveva otJtenuto da Stjepàn. Stjepàn, infatti, s'e,ra impietosito: lo aveva anche aiutato a caricar sulla teilèga i'l castrone. Mitrii, dal canto suo, aveva strappato i ferri daHe zampe davanti, e ,li aveva dati alla sua donna. Uno era ridotto alla metà; l'altro era ancora buono. Intanto che scavava la fossa (la vanga aveva il filo smussato), anche Sànin era sopravvenuto. Aveva scuoiaito iJ castrone, poi lo avevano gettato nella fossa, e lo avevano ricoperto di terra. Mitrij s'era sentito morire; dal cruccio era andato da Matriòna, aveva scolato con Sànin una mezza bottiglia, aveva attaccato Hte con la moglie, e s'era steso 76 Biblioteca Gino Bianco
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