Diario - anno III - n. 4 - gennaio 1987

sinceramente quanto provo, e che per mezzo di questa espressione io possa contrastare, forse, quel che tanto intensamente mi fa soffrire, possa a,prire gli occhi, forse, a coloro, o almeno a qualcuno di coloro, che non vedono ancora quel che io vedo così chiaro, e possa alleviare, forse, almeno in parte, le condizioni di quella stragrande maggioranza, costituita dal popolo lavoratore, il quale soffre materialmente e spiritualmente della situazione in cui è tenuto da quegli individui che lo ingannano e che sono, essi stessi, vittime dell'inganno. E infatti, questa situazione in cui mi trovo io, non sarebbe per caso la migliore, la più idonea a smascherare tutta la menzogna e la perversione dei rapporti stabilitisi fra gli uomini, a dire su questo stato di cose tutta la genuina verità, non offuscata né dal desiderio di giusticare se stesso, né dall'invidia che accende i poveri e gli oppressi contro i ricchi e gli oppressori? Io mi trovo per !',appunto in tale situazione. Non solo non ho desiderio di giustificare me stesso, ma debbo farmi violenza per non eccedere nel denunciare la criminalità di quelle classi dominanti, fra le quali vivo, della cui dimestichezza mi vergogno, la cui posizione odio con tutte le forze dell'anima, e dal partecipare alla cui vita non ho modo di liberarmi. Così pure, d'altro canto, non è possibile che io cada nell'errore consueto della gente del popolo, oppressa e asservita, e dei democratici, loro difensori, che non scorgono i difetti e gli errori di questo popolo, e parimenti non vogliono scorgere quelle circostanze attenuanti, quelle complicate conseguenze del passato, le quali rendono quasi incapaci di mutamento la maggioranza degli individui delle classi dominanti. Privo d'ogni desiderio di giustificarmi, d'ogni terrore di fronte a un popolo liberato, ma anche di quell'invidia e di quel rancore del popolo di fronte ai suoi oppressori, ,io mi trovo nelle condizioni più favorevoli per scorgere la verità e per essere in grado di dirla. Chissà che proprio per questo il destino non m'abbia posto in una così strana sinuazione. Cercherò dunque, come so, d'approfittarne. Se non altro, ciò varrà, almeno in parte, ad alleviare la mia ,situazione personale. 68 Biblioteca Gino Bianco

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