E cosi, ecco, era andato a chieder grazia per la sorella. - Impossibile, - gli aveva risposto quello. - La sentenza, ormai, l'ho data, e ci ho messo sopra tanto di coperchio! - Non potreste, Pjotr Fjòdorovic, voi che siete tanto buono, darvi da fare, in qualche maniera? ... Solovjòv, che aveva ascoltato attentamente il racconto, si sentl crescere la tristezza. - Bisognerebbe, - disse - provare a presentare un'istanza al tribunale d'appello. Penso io a scrivere. - Caro, tu sei più d'un padre, per noialtri! Al villaggio, Solovjòv smontò dalla slitta, e s'avviò a casa sua. Il guardiano gli aveva preparato il samovàr. Lui s'era appena seduto a prendere il tè in compagnia di Fedòt e aveva acceso una sigaretta, quand'ecco sopravvenire una massaia del vicinato. Grondava sangue. Era stata percossa dal marito perché non gli aveva permesso di vendere la tela per bere. - Digli tu una buona parola, per amore di Cristo: forse, a te, darà retta. A me, m'ha proibito perfino di rimetter piede in casa·. S'avviò subito Pjotr Fjòdorovic, e la donna appresso, mentre l'uomo stava là fermo sulla porta. E Pjotr Fjòdorovic si fece a dirgli: - Non è mica bello, Par.men, quel che tu stai facendo: ti par modo d'agire? Parmen gli troncò a mezzo la parola: - Tu pensa al lavoro tuo, e istruisci i ragazzi, ché io, come so fare, l'istruisco da me, chi mi serve. - Abbi un po' di timor di Dio ... - Timor di Dio, sl, ne ho, ma di te non ho mica timore: fila via per la tua strada! Ché se poi, come hai fatto in questi giorni, ti capita d'ingozzarti di vino, allora hai bisogno d'istruire te stesso, altro che la gente! Proprio cosi... Basta, ora, con le chiacchiere. Entra in casa, tu, lesta! - gridò il contadino alla moglie: e tutt'e due rientrarono nell'isba, sbatacchiando la porta. Pjotr Fjòdorovic restò Il un momento, scrollò la testa, e poi s'incamminò, non già verso casa, ma là da Arfna, alla rivendita dell'acquavite, dove prese una mezza bottiglia e si mise a bere e a fuBiblioteca Gino Bianco
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