Diario - anno III - n. 4 - gennaio 1987

so non aspetta. Gli altri vanno all'inferno ... Presto, saltiamo sull'ultimo autobus, s·ennò rischiamo di trovare la porta chiusa... E magari, Dio non voglia!, dovremo accontentarci del paradiso... Slogan pubblicitario: « Chi non ride è fuori moda. » « Penso sempre» dice l'amico fisico « che molta della gente che vedo (compresi noi due) non sarebbe mai nata o sarebbe già morta se non disponessimo di molta energia e di molte tecnologie. » E che cosa ci sarebbe di male? Giuseppe Galasso. È una volgarità... che la teoria essenzializzante della libertà propugnata da Croce fosse ispirata a preoccupazioni di ordine conservatore corposamente concreto: innanzitutto e soprattutto la difesa dei grandi proprietari terrieri, quale egli stesso era. Tizio. Non sarei cosl severo con Croce. Mi pare inevitabile che la sua condizione sociale influenzasse in modo covposamente concreto la sua teoria della libertà. Che cosa c'è di volgare in questo? Galasso. Ma che cos'ha capito? La volgarità è di coloro che attribuiscono a Croce quel t1po di calcolo... Tizio. Ah sl, certamente ... Una vera volgarità. La verità è volgare, lo diceva anche Hegel. .. O forse ha detto: la volgarità è concreta? Galasso. Ricorda la deteriore storiella togliattiana sul Croce semidormiente nel Consiglio dei Ministri, ma subito sveglio al minimo accenno di riforma agraria? 19 Biblioteca Gino Bianco

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