sue sortite, puntualmente cerimoniose e inconsulte, dove resta sempre misterioso il confine tra sprovvedutezza e impostura. Mi .riferisco a un pezzo uscito sul « Corriere » del 19-7-86, in cui si commenta con caloroso favore l'intervento economico dei sindacati confederali per garantire la sopravvivenza del « Manifesto ». Ma egli non si limita a1la normale ipocrisia dell'omaggio alla « voce intelligente e minoritaria». Ahimé, il suo cattivo dèmone l'ha conv1nto di possedere il bernoccolo etico. E il poveretto si dà da fare, col risultato di fornire ancora una volta una specie di compitino demenziale, innocuo certo e purtuttavia imbarazzante. [ ... ] Una proposta: anche altre associazioni, certamente non prive di mezzi, la Confindustria, la Confcommercio, oppure aziende private di grande respiro diano (senza chiedere) a questo giornale una piccola parte dei denari che vanno ad altre forme di intervento. Non tutto è spot pubblicitario, non tutto è sponsorizzazione. Più « il Manifesto » è lontano dalle idee e dalle attese di molti fra noi, più vorremmo essere certi di trovarlo nei prossimi mesi e nei prossimi anni fra i giornali della lettura mattutina. Quando le parole di un avversario si affievoliscono [ ... ] abbiamo tutti da perderci, nel pericolo del silenzio. Quei titoli aspri o ironici, quei trasalimenti venati da una morale talvolta più valdese che marxista, quella cultura ora sottile ora concitata, quegli articoli ora eruditi e sofisticati ora di estrema semplicità, tutto questo modo singolare di fare giornalismo è già parte della nostra tradizione. [ ...] È un bel Paese, di un capitalismo magari arduo per la comprensione di molti ma assai maturo, quello ove un industriale, un commerciante possono permettersi di riempire un assegno e mandarlo a un quotidiano decisamente avversario. Spedire e non attendersi altro, per risposta, che una prossima critica, meritata o meno non conta. Ma sl! E, giacché ci siamo, perché non estendere il gioco? Perché la Fiat non paga agli operai anche le ore di sciopero, per non deprimerne la combattività? Un capitalismo che disconosca i vantaggi di una classe operaia fortemente conflittuale e non ,provveda a garantirsi in questo senso, non è ancora abbastanza « arduo» e tantomeno «maturo». Del pari « 1mmaturo » si rivelerebbe quel sindacalismo che ignorasse il proprio interesse a che si mantenga elevato il livello di disoccupazione. Perché la Dc non invita i propri elettori a votare per l'opposizione, affinché siano sarlvi pluralismo e dialettica democratica? Possiamo sperare che i tabaccai si convincano della convenienza di finanziare campagne contro il fumo 17 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==