Quando ero ancora un ammiratore entusiasta di Joyce (non discuto la sua statura: certo è che da vent'anni almeno non ho più sentito il bisogno di riprenderlo in mano), ricordo la mia delusione leggendo la sua frase riportata nella biografia di Ellmann: « Quello che esigo dal mio lettore è che consacri la sua vita intera a leggermi ». Che pretesa puerile e sinistra! Il culto esclusivo non è affatto una garanzia di grandezza, e infatti ne hanno fruito anche figure mediocri. E quando pure viene tributato a opere indiscutibilmente grandi, produce solo dei devoti, dei maniaci. Come si sarebbe annoiato Stendhal se, un secolo dopo, fosse capitato a un simposio di « beylistes » ... DesiderabHe è solo l'ammirazione di coloro che sanno apprezzare anche altro. A chi gli chiedeva ,perché avesse scritto Finnegan's Wake in quel modo cosl disperatamente arduo: « Per occupare i critici per trecento anni ». Ma quelli non hanno mai chiesto di meglio! (Anche lui col pallino di creare nuovi posti di lavoro: all'università.) « Que les verses ne soient pas votre éternel emploi, Il faut savoir encore et converser et vivre. » (Boiileau, Art poétique) Lettera al giornale di un cittadino che protesta contro la presenza « incostituzionale » del crocifisso in un'aula giudiziaria. Il crocifisso dovrebbe sparire, aggiungo, anche da caserme, commissariati, uffici pubblici, scuole, facendo posto, che so, al ritratto del presidente della repubblica o altro simbolo dello stato. Prima ancora che in omaggio alla Costituizione, per rispetto della religione. Infatti, se l'imposizione del simbolo della religione cattolica fa torto ai cittadini d'altre confessioni o che non ne professano alcuna, ben più grave è 13 BibliotecaGino Bianco
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