Questo evento mi rende noto che esiste un fatto come la morte - la possibilità di morire, per un uomo. Sembra che nessun uomo sia morto prima di 1ui, in America; perché, per poter morire, bisogna prima aver vissuto. Non credo nel carro funebre, il drappo e il funerale che quegli altri hanno avuto. Non si trattava di morte, nel loro caso, poiché non c'era stata vita; solo marcirono e persero la pelle, in misura maggiore di quanto non fossero marciti e non avessero perso la pelle da vivi. Non fu squarciato hl velo di nessun tempio, fu solo scavata una buca da qualche parte. Che i morti seppelliscano i loro morti. I migliori di loro si scaricano completamente come orologi. Franklin, Washington, si sono assentati prima del tempo; semplicemente, un giorno s'è scoperto che non c'erano più. Sento molti che dkono di star per morire, o che sono già morti, per quanto ne so. Stupidaggini! Li sfido a farlo. Non hanno abbastanza vita in se stessi. Essi si dissolvono, come funghi, e tengono un centinaio di eulogisti a spazzolare H luogo dove smisero di consumarsi. Solo una mezza dozzina circa è morta, dal giorno che cominciò il mondo. Pensa di star morendo, signore? No! non c'è speranza per lei. Non ha ancora imparato la lezione. Deve restare al doposcuola. Facciamo tanto inutile rumore per la pena capitale - perché toglie la vita, quando non ve n'è, di vita da togliere. Memento mori! Noi non capiamo quella sublime sentenza che qualche iJ1ustre antico si fece scrivere sulla pietra tombale. L'abbiamo interpretata come un atto di umiltà e come un piagnucolio; abbiamo completamente dimenticato come si faccia a mori·re. Ma state certi che morirete, comunque. Fate il vostro lavoro e portatelo a termine. Se saprete come cominciare saprete anche quando finirete. Questi uomini, insegnandoci a morire, ci hanno contemporaneamente insegnato a vivere. Se le azioni e le parole di quest'uomo non creano una rinascita, ciò sarebbe la più crudele beffa dei lor9 atti e delle loro parole. È la miglior notizia che l'America abbia mai avuto. Ha già fatto batter più forte il debole polso del Nord, e gli ha infuso sangue generoso nelle vene e nel cuore, assai più di quanto potrebbe qualsiasi periodo di cosiddetta prosperità commerciale e politica. Quanti uomini, che stavano per compiere suicidio, hanno ora qualcosa per cui vivere! 64 Biblioteca Gino Bianco
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