Diario - anno II - n. 3 - giugno 1986

Come fu scritto recentemente, e come io stesso ho udito dichiarare da lui, « al suo campo non permetteva ,profanazione alcuna», e a nessun uomo di libera mora:le,era permesso restarvi « se non - iin vero - come prigioniero di guerra ». « Preferirei » disse « avere il vaiolo, la febbre gialla e il colera, tutti insieme, al mio campo, ,piuttosto che un uomo senza principi ... È uno sbagilio, signore, pensare, come fa il nostro popolo, che i -ribaldi siano i migliori combattenti e gli uomini più adatti da opporre ai sudisti. Datemi uomini di buoni prinòpi - uomini timorati di Dio - uomini che abbiano rispetto di se stessi, e con una dozzina di questi io mi opporrò a qualsiasi numero di nemici, come questi banditi di Buford 3 ». Disse che, se qualcuno si offriva di fare il soldato sotto di lui, e subito si metteva a raccontare cosa potrebbe o vorrebbe fare appena v,edesse iii nemico, egli ,in quell'uomo aveva poca fiducia. Non r1uscìmai a trovare più. di una ventina, all'iincirca, di reclute che potesse accettare, e solo una dozzina circa (e v'erano i suoi figli, tra questi) erano coloro nei quaili aveva completa fiducia. Qualche anno fa, quando fu qui, mostrò a akune persone un quadernetto scritto a mano - il suo « libro d'ordinanza», credo lo chiamasse - che conteneva i nomi dei suoi uomini nel Kansas, e lo statuto con il quale erano legati; e disse che molti di essi avevano già sigillato il loro contratto con ·il sangue. Quando qualcuno disse che - aggiungendovi un cappellano - iJ rplotone sarebbe stato un perfetto plotone cromwelliano, egli osservò che sar,ebbe stato ben felice di aggiungere un cappellano ahla lista, purché fosse riuscito a trovame uno che potesse coprire quell'ufficio degnamente. Trovare cappellani per l'esercito degli Stati Uniti è iinvece abbastanza facile. A ogni modo, credo che al tempo di Brown si dicessero le orazioni mattina e sera. Era dii costumi spartani; e a sessant'anni era scrupdlosissimo per la propria dieta, e talvolta si scusava dicendo che doveva mangiare poco e viaggiare molto, come si conveniva a un soldato, o a chi si preparava per difficiJi imprese e a una vita di pericolo. 3 J. Buford, colonnello schiavista, contemporaneo di Thoreau. All'epoca dei disordini nel Kansas, Buford vendette degli schiavi, e con il ricavato della vendita condusse nel Kansas un gruppo di trecento uomini armati (inverno 1856). 46 BibliotecaGino Bianco

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