l'analogia usata, che per lui significa il colmo dell'ottusità, tocca invece, nonostante la trivialità dell'espressione, cose non riducibili alla chiacchiera illuminata o aUa misura di un seminario accademico: il bisogno degli uomini cli credere e di amare, la sofferenza della sconfitta, la volontà di non dimenticare ... Ma basta, qui si cade nel serio ... 6. La rivolta dei nomi. L'Indice dei nomi e degli autori citati conclude questi Sette anni di desiderio come meglio non sarebbe stato possibile. Che la redazione di tali appendici venga condotta con cura sempre più scarsa, è una regola che vale un po' per rutta l'editoria. Però il nostro caso, con l'omissione di una cinquantina di nomi su circa cinquecento (il 10%!) e almeno un'aJtra cinquantina tra numeri di pagina omessi o sbagliati (sono quelli accertati da un'indagine sommaria, sicché bisogna supporre che i valori siano ancora più aù.ti), costituisce credo un primato difficilmente uguagliabile. Tuttavia, il neo-analfabetismo o neo-barbarie, di cui questo Indice è un'ennesima manifestazione, non pare una questione di mera ignoranza passiva. C'è di più. C'è del metodo. Percorrendo l'Indice, si ha l'impressione di trovarsi in un luogo dove il desiderio ha potuto liberamente sfrenarsi. A che cosa se non a un robusto desiderio laicistico o agnostico si dovrebbe attribuire l'esclusione dall'Indice di Gesù Cristo, che pure nel libro ricorre più volte, dell'evangelista Matteo, dell'apostolo Paolo, di San Giovanni da Copertino e di quant'altri Santi, nonché di Paolo VI? (Sfugge alla censura Pio XII, seppure sotto il nome secolare di Pacelli Eugenio.) Fanno eccezione, ovviamente, i teologi, in quanto materia prima di Eco, quasi rutti presenti nell'Indice. Né pare dubbio che si debba al desiderio antifascista l'epurazione di Mussolini, Bokassa e Videla (c'è invece Pinochet, forse perché scambiato per un teologo). D'altra parte, anche l'epurazione rigorosa di condottieri e capi di stato come Giulio Cesare, Augusto, Napoleone potrebbe obbedire a un certo desiderio, se non antifascista, antiautoritario o antitirannico (purtroppo manca la controprova di Bruto, Cassio ...), mentre su Co38 Biblioteca Gino Bianco
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