giatori semici, promettenti sguatteri di concetto, passeggiatr1c1 inferenziali, scienziati orgasmici, Jacché spasmodici, teologi eretistici: il Pocazzi, il Nonligiova, il Burino, il Merdoke, il Merdonti, il Kemmay, la Crebe-Gmlla, la Ciucostovkh, il Granitina, il Ruillalatte, il Cazzaria... È vero che all'inizio bisogna vincere un certo disgusto. Ma è un disgusto con funzione iniziatica. Presto la Zuppa comincerà a piacerle, e via via sempre di più, fino a non poterne più fare a meno ... Solo apparentemente questa Zuppa è una zuppa ... Cliente. Volevo ben dire: non è una zuppa! Ecco perché non mi piace ... Cameriere. Ecco che torna a sbagliarmi le regole! Mi delude ... Una zuppa ... Ma una zuppa è una zuppa è una zuppa è una :ruppa... Coglie la citazione? Certo che non è una zuppa. Questa è la Zl]ppa. È una macchina per riflettere, per giocare, per produrre interpret~zioni. È un oggetto di culto su cui esercitare la preghiera deHa decifrazione. Giocare con la Zuppa è un rito. Questo è e non è un ristorante ... Cliente. Ah! Ora capisco... Cameriere. È anche un casino, una biblioteca. È un Tempio. Io non sono semplicemente un cameriere. Sono anche un esegeta, un prosseneta, un croupier, un medium, un sacerdote. La Zuppa, ormai l'avrà capito, è un'Agape, un'Eucaristia. Il confronto non sembri esagerato, o irriguardoso: si sta parlando dell'« Eucaristia dei nostri tempi». Tempi apocalittici, cioè anticristici. Post-moderni. Dunque, un'Eucaristia ironica, inevitabilmente. Una parodia. Come il Don Chisciotte è una parodia dei romanzi cavaJlereschi. Come l'Ulysses è una parodia dell'Odissea e insieme è « l'Odissea dei nostri tempi ». Come Il nome della rosa è la parodia della Bibbia e insieme è indubitabilmente « la Bibbia dei nostri tempi ». Cliente. Sapevo di vivere in tempi brutti. Ma non immaginavo fino a questo punto. 24 Biblioteca Gino Bianco
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