Non sopporta di stare in aereo chi sogna ancora di poter volare, prima o poi, con le proprie ali. Quello strano cappottino di trapunta bianca che, nel sogno di poco fa, indossa mio figlio, solo, in quella lontana piazza cosl familiare, mentre io che finalmente l'ho ritrovato mi avvicino a lui offrendogli di tornare a casa, quel cappottino bianco è il lutto che io stesso porto per la sparizione di sua madre, mentre 1ui non è solo mio figlio, è anche mio padre bambino, in una vecchia foto, è mio padre sparito, è lui che finalmente ho ritrovato e che invito a tornare a casa, ed è anche per questo, per la sua lunga assenza, che io, in 1ui, porto il lutto. Cioè sono io stesso, figlio e padre, che porto il lutto per loro e per me, mentre siamo sul punto di sparire. Alla fine, Simone del deserto dovette subire l'ultima tentazione. Il demonio, in forma di moderna seduttrice, lo trascina con sé, naturalmente in aereo, in una sala da ballo, naturalmente a New York. E qui, seduto ad un tavolo con la sigaretta fra le dita, lo sguardo paziente e perso nella contemplazione del vuoto rumoroso che lo circonda, Simone lo stilita, con barbetta e maglione accollato, buttando uno sguardo alle coppie indemoniate che ballano, chiede alla diavolessa: « Come si chiama questo bal,lo? ». E lei, eccitata e trionfale, risponde: « Carne radioattiva! » 17 BibliotecaGino Bianco
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