tutt'altri pensieri, e preferisce rimandare l'incontro a un momento migliore. Nel chiuso della propria coscienza e della propria vergogna, la soUta esclamazione f.inale: « Che cosa ho fatto! Ma io non volevo...! » Teoria della letteratura. Rimpianto per i tempi m cui letteratura significava soltanto questo: dire nel modo migliore qualcosa di interessante. - Perché scrivi aforismi? Non ti ,pare terror,istico e presuntuoso? - Non sono afor.ismi. Sono frasi, solo frasi, che non sanno dove mettersi. Nel caso di una diagnosi di tumore maligno, pensavo che non mi sarei rassegnato a inseguire la stupida iUusionedi guarire, costringendo gli altri a raccontarmi delle storie amene su quello che mi aspettava, passando da una degenza all'altra, da un intervento chirurgico all'altro. Avrei cercato invece di andare io stesso incontro alla morte, senza sottopormi alla trafila delle analisi e delle cure, ma progettando qualche impresa eccezionalmente rischiosa, straordinariamente esaltante o piacevole, di particolare valore pubblico o significato personale ... Scalare montagne, attraversare deserti, foreste e regioni impervie, sedurre Shirley MacLaine o Julie Christie, sfinirmi in lunghi viaggi e in tentativi insensati, o mettere a punto un piano per uccidere qualche boss del crimine organizzato, un politico, un'industriale o uno scienziato che si fosse reso responsabile dell'avvelenamento dell'aria, della terra e dell'acqua ... 14 BibliotecaGino Bianco
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