trenta giorni. E la vita, d'altra parte, è cortissima alla quantità de' libri che si trovano. [15] [ ...] Studiare e lavorare, sono cose che ho dimenticate, e dalle quali divengo alieno ogni giorno più. Con questa razza di giudizio e di critica che si trova oggi in Italia, coglione chi si affatica a pensare e a scrivere. Scrivere poi senza affaticarsi punto e senza pensare, va benissimo, e lo lodo molto, ma per me non fa, e non ci riesco. [ ...] [16] [ ... ] Starita mandò costi i 24 esemplari delle cosi dette mie Opere, voi. 1 e 2. Credo che avrà mandato ancora de' manifesti. Io non ve ne mando, perché non avendo io voluto scriverli, né permesso che fossero scritti da' miei amici, furono fatti fare dal libraio a qualche persona sua, e son pieni di esagerazioni sciocche. Nessuna (eccetto poche pagine) delle cose contenute nello Spettatore e nel Raccoglitore, né delle altre mie giovanili, avrebbe luogo nei 3 voll. che verrebbero dopo le opere morali, ma sarebbero composti quasi in tutto di cose inedite. Dico sarebbero, perché credo che l'ediz. non andrà innanzi, parte per la bontà di quelli che hanno allarmata la censura sopra tale pubblicazione, parte perch'io sono disgustatissimo del pidocchioso libraio, il quale avendo raccolto col suo manifesto un numero di associati maggiore che non credeva, sicuro dello spaccio, ha dato la più infame edizione che ha potuto, di carta, di caratteri e di ogni cosa. [ ... ] Bitlifoteca Gino Bianco
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