[10] Diceva il tale che da giovanetto quando da principio entrò nel mondo aveva proposto di non mai adulare, ma che presto se n'era rimosso, perché essendo stato più tempo senza .lodar mai nessuna persona e nessuna cosa, e vedendo che non troverebbe nulla a lodare se voleva durare nel suo proposito, temette disimparare per difetto d'esercizio quella parte della rettorica che tratta dell'encomiastica, la qual cosa, come fresco ch'egli era allora di studi, gli era a cuore che non succedesse, premendogli di conservarsi coll'esercizio le cose che aveva recentemente imparate. [ 11] [ ...] Troppa è la copia dei libri o buoni o cattivi o mediocri che escono ogni giorno, e che per necessità fanno dimenticare quelli del giorno innanzi, sian pure eccellenti. Tutti i posti dell'immortalità in questo genere, sono già occupati. Gli antichi classici, voglio dire, conserveranno quella che hanno acquistata, o almeno è credibile che non morranno così tosto. Ma acquistarla ora, accrescere il numero degl'immortali; oh questo io non credo che sia più possibile. La sorte dei libri oggi, è come quella degl'insetti chiamati efimeri (éphémères): alcune specie vivono poche ore, alcune una notte, altre tre o quattro giorni; ma sempre si tratta di giorni. Noi siamo veramente oggidl passeggeri e pellegrini sulla terra: veramente caduchi: esseri di un giorno: la mattina in fiore, la sera appassiti, o secchi: soggetti anche a sopravvivere alla propria fama, e più longevi che la memoria di noi. [ ...] [12] [ ...] Similmente poi, per altra parte, la negligenza universale intorno allo stile, rende inutile la diligenza individuale, se alcuno 74 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==