zione epica, la dimensione romanzesca di Hugo, rispetto all'angustia deamicisiana, producessero un effetto diverso. Niente da fare. Ha capito quasi immediatamente di dover fare i conti con qualcosa che non era un puro gioco, una convenzione spettacolare. I forzati al bagno penale, la rissa tra le operaie, Fantine che sacrifica i capelli e i denti... esprimono una violenza qualitativamente diversa dalle più selvagge scazzottature western o dai sadismi dei film dell'orrore (che la divertono). Il sospetto che soltanto poche generazioni addietro la vita fosse davvero questa, induce evidentemente una tremenda paura che possa tornare a esserla, a dispetto dei meravigliosi tempi che attraversiamo. Non è che mia figlia ami solo i film ambientati nell'oggi (o la fantascienza). Le piacciono anche i film in costume, le vanno bene l'antica Roma, il Medioevo, il Sette e l'Ottocento, purché siano la cornice di storie d'amore, d'avventura, di guerra ecc., da Quo vadis? ai Tre moschettieri, da Marco Polo a Via col vento. In queste opere possono esserci anche immagini di estrema miseria, ma quel che conta è l'intreccio, la successione delle avventure, i colpi di scena, la bellezza degli attori, il cattivo che verrà punito, il valore e l'amore che alla fine trionferanno. Ovvero: attraverso quali imprevisti accadrà il previsto. Infatti il gusto estetico dei bambini batte le stesse strade della moderna critica: come « fare del ~uovo» con i materiali di sempre? Cuore è estraneo, inamabile in partenza, perché rinuncia all'intreccio e sposta l'accento sul quadro ideologico-sociale: come vivevano, in che cosa credevano gli italiani alla fine del secolo scorso. Non conta il risultato, è il problema in sé che non interessa. Né si può sostenere che le nuove generazioni rifiutino i valori gretti e retorici della borghesia postrisorgimentale esaltati da De Amicis. Questo semmai valeva per i giovani di qualche decennio fa, gli attuali padri, che questi valori un po' li avevano subiti e che si sentirono vendicati dalle dissacrazioni di De Amicis operate da Paolo Poli e da Umberto Eco (eccellente la prima, ingegnosa ma sostanzialmente volgare la seconda). Oggi Cuore respinge non per la falsità di cui sovrabbonda, ma 'al contrario per la particella di verità che conserva e che diventa tanto più preziosa quanto più prevale la vuota prepotenza del moderno . .54 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==