Diario - anno I - n. 2 - dicembre 1985

zione. « Cretino fino alla fine. » Nell'ultima fase della malattia, dice F., V. aveva rinunciato a ogni cura e perfino a nutrirsi, come a non contrastare la legge biologica e la volontà di Dio. C. sbotta: « Gli sputo in faccia, alla legge biologica e alla volontà divina! » « Tu vuoi passare alla storia » mi diceva mio zio quando pronunciavo o facevo una grossa sciocchezza. Quando i rapporti di forza si stabilizzano, i tempi sono maturi per il Diritto. I potenti non intendono più provvedere direttamente alla difesa del proprio potere. Non è giusto che i rischi e i costi di questa difesa continuino a gravare interamente su di loro. L'onere della difesa dei rapporti di forza esistenti deve essere sopportato da tutti, dato che i rapporti di forza sono un valore assoluto, di tutti. La necessità di tutelare l'ingiustizia produce la Giustizia. Le nostre madri erano preoccupate della strana amicizia scoppiata improvvisamente con quel figlio del popolo. E scoprivano nel nostro linguaggio e comportamento sempre nuove tracce della sua cattiva influenza. Ma se corruzione c'era stata, era avvenuta in senso contrario. Lui ci aveva divertito, svegliato, insegnato cose utili; noi, tanto più infantili, gli avevamo trasmesso passivamente l'immagine di una vita comoda e protetta. Mentre ammiravamo la sua intraprendenza, non ci accorgevamo che ben più seriamente, in profondità, lui subiva il fascino della nostra condizione: i nostri vestiti, le premure di cui fruivamo, i nostri padri autorevoli, le nostre madri ancora piacenti. Il quartiere dove abitava, che rappresentava per noi una specie di casbah, libera misteriosa eccitante, lui lo viveva come quel52 Biblioteca Gino Bianco

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