Diario - anno I - n. 2 - dicembre 1985

giovanotto che ti chiede mille lire per farsi il panino; no, il vecchio genere, abietto, che frigna, ostenta il moncherino, si raccomanda alla pietà e promette preghiere ... Impulso immediato: prendere un bastone e romperlo sulla schiena dei poveri. Dando per scontato che i ricchi sono semplicemente da fucilare. Tizio. Hai visto? Forattini ha lasciato la Repubblica e è passato alla Stampa. Caio. Càpperi! Sempronio. Non me n'ero accorto. Lui crede veramente che suo figlio di sette anni, che si proclama ateo, rappresenti un progresso rispetto alla nonna che dice il rosario e va a messa. Non pare accorgersi che il bambino recita la•faccenda del Big Bang negli identici termini mitici e fideistici con cui generazioni e generazioni di bambini hanno recitato e ancora recitano la storia di Adamo e Eva. Che poi questo figlioletto cosl evoluto abbia paura del buio e si succhi furiosamente il pollice, non turba minimamente il compiacimento ideologico del padre, né - peggio ancora - che abbia già quattro o cinque denti cariati. Nel nostro dialetto « vita » significa fatica. In senso generale e specifico. « L'è vita lavurà »: lavorare è fatica. « S' fa vita»: si fa fatica. Un lavoro, un procedimento, più o meno faticoso rispetto a un altro: « l'è pò vita ... l'è meno vita », « s'fa pò vita ... s'fa meno vita ». 41 BibliotecaGino Bianco

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