aggressivo e sicuro di sé come un indossatore travestito da manager, sempre rivolto al futuro, a proprio agio nel mondo culturale come si è a proprio agio nella propria famiglia - la Repubblica è un giornale che anticipa e insegue i gusti ondeggianti e nervosi del suo pubblico: trasforma lo smarrimento in fermezza, sa creare ogni giorno quel confortevole e gratificante clima da club esclusivo allargato a tutti, di cui tutti hanno bisogno. Ma è chiaro, è sempre molto chiaro ogni volta che ho fra le mani questo fascio prezioso di fogli, che solo Eugenio Scalfati, questo vertice delle proprie stesse qualità, questa genuina e insuperabile incarnazione di se stesso, solo il direttore e presidente morale del giornale è colui che riesce a dare forma a quello che potrebbe sembrare, considerando le cose in superficie, un informe e indigesto coacervo. La Repubblica è fin d'ora un'utopia vivente, una repubblica dello Spirito laico, un senato di menti illuminate, una libera agorà in cui solo il meglio può venire ad espressione. Perciò, il tipico lettore di Repubblica sei proprio tu, chiunque tu sia. Tu, lettore fraterno e sincero, produttivo e insoddisfatto, fiducioso e senza illusioni, solidale benché sconosciuto, notissimo benché senza volto - tu fai parte di un'élite di dirigenti o aspiranti dirigenti, di capi o di aspiranti capi, di persone di successo o di aspiranti al successo, di uomini molto competenti o molto aspiranti alla competenza, di lucidi scettici che si aspettano grandi cose dal futuro, di critici dell'idea di Progresso che fanno di tutto per far progredire gli italiani. « SIAMO CRESCIUTI INSIEME, ANNO DOPO ANNO. Dalle 100.000 copie vendute in edicola nel 1976 (anno I di Repubblica), siamo passati alle 331.000 copie vendute nel settembre 1984 (prima stima). E' un dato eloquente, e lo diventa di più se guardiamo dove e a chi vanno queste 331.000 copie. La diffusione e la penetrazione di Repubblica, nelle regioni italiane, è eccezionalmente omogenea: in 19 regioni su 20 la Repubblica è il quotidiano più letto dopo il quotidiano locale. Altrettanto omogeneo il profilo dei lettori. Tra tutti i quotidiani italiani è la Repubblica (dati ISEGI) quello con la più alta 19 Biblioteca Gino Bianco
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