dazione della funzione critica, la massificazione e l'usura della cosiddetta « alta cultura ». La ragione per la quale non esiste più da tempo la « critica dell'ideologia » è proprio qui. Oggi, quel tipo di intellettuale che per coscienza politica o per snobismo praticava lo stile culturale definito « critica dell'ideologia » ha socialmente e intellettualmente perduto il suo punto di osservazione dovuto a un distacco, a un'imperfetta o rifiutata integrazione, a un disagio da esclusione o da repulsione. E' questo il motivo per cui oggi mancano anche i destinatari di un discorso di Kulturkritik. Come potrebbe il nuovo ceto colto avere voglia di « demistificare » ciò che esso stesso produce, adora e sogna? 8. Relax. Stanco del giornale, del suo grigiore, della sua ripetitività, decido di passare ai settimanali illustrati. Mi hanno sempre attratto. Anzitutto perché non escono tutti i giorni e ci lasciano l'agio di un'intera settimana di riflessione. Per leggerli non dobbiamo lottare nello stretto arco di ventiquattr'ore. Il settimanale illustrato lo ritroviamo la sera in camera da letto, sul tavolo della cucina o del salotto, sul sedile posteriore della macchina. E' pieno di foto colorate. Fa viaggiare la nostra fantasia. E' riposante. E, infine, ci libera dalla frenesia dell'informazione aiutandoci ad approfondire e guardare, come qualcuno ha detto, « dentro la notizia ». L'attualità si trasforma in racconto, novella, saggio filosofico, album fotografico. La storia come attualità diventa curiosità, pittoresco colpo d'occhio, confortevole riflessione, registrazione indiscreta. E cosi, eccomi a sfogliare con sollievo e soddisfazione le pagine del più noto e autorevole settimanale illustrato per persone colte. Il settimanale che nel mio paese, da quasi trent'anni, fa epoca. Il suo stile è stato di volta in volta definito « scandalistico » e « snob », inattendibile e pettegolo. Non so se i suoi lettori siano costanti. Un settimanale non richiede un patto di fedeltà assoluta. È per definizione qualcosa « in più » rispetto al quotidiano. Se ne può fare a meno: ed è questa la ragione per cui, quando il lettore si concede un settimanale illustrato, sente dentro di sé la gioia di festeggiare 15 Biblioteca Gino Bianco
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