Diario - anno I - n. 2 - dicembre 1985

5. Il pathos della rincorsa. Pur manifestando un intenso interesse per le prese di posizione politica, la Repubblica non esprime nell'insieme una posizione politica chiara. Questa indeterminatezza è d'altra parte necessaria perché il giornale possa fare la sua politica, consistente in questo: « tenere aperto il dibattito ». Dice Scalfati: « Il contrasto d'opinioni è il sale d'una società democratica e non può far paura a chi crede nella ragione ». La diversità delle posizioni politiche è nel giornale vagamente salvaguardata (nessuno pianta grane per qualche divergenza: !'aut-aut è roba d'altri tempi), ma deve comunque rientrare in un quadro ben fermo di valutazioni e di aspirazioni generali. Il pathos di cui più spesso si nutrono e sul quale più spesso confidano i commentatori economico-politici della Repubblica è il pathos della rincorsa, dell'adeguamento, della promozione, del raggiungimento di livello. La Repubblica deve inventare sempre di nuovo la prospettiva di un futuro prossimo nel quale le cose si metteranno a posto e gli italiani saranno finalmente promossi a cittadini « occidentali » e « sviluppati » di prima classe, cittadini di un'Italia laica, europea. Indossando anche i panni più diversi, fra impettita fermezza e ragionevole cautela, la Repubblica ha dato corpo per un buon decennio al mito di una « promozione » italiana sempre alle porte. Il mito di questa « promozione » non è meno dogmatico e astratto del mito della « rivoluzione»: oltre ad essere, senza dubbio, più provinciale e più avvilente. Perciò la posizione politica della Repubblica, pur sembrando a volte snobistica, è in realtà solo patetica, elementare, protesa verso un ideale progressistico-edificante appena venato da qualche brivido di scetticismo. Questa posizione politica è riassumibile in alcuni tic ideologici: 1. L'Italia deve diventare più moderna: o meglio, finalmente moderna. 2. I politici devono comportarsi bene: non devono amare il potere e il vantaggio di parte, ma devono amare l'onestà e la ragione, operando nell'interesse di tutti. 12 BibliotecaGino Bianco

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