Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

19. Così stanno le cose. [ ... ] Ciò che mi spaventa è questo: che mentre tutta la mia vita non è stata che una lotta per la salute dell'anima - certo una ben debole lotta in paragone alla potenza che mi sta dinanzi - una lotta per l'eternità, io sto in mezzo ad una razza di gente che si interessa a ciò al massimo come ad uno spettacolo. In un momento di abbandono spirituale essi forse si lasciano prendere dalle mie parole; ma, subito poi, le considerano da un punto di vista letterario; e quindi corrono a leggere gli scritti rivolti contro di me; e allora nasce la curiosità come la vada a finire, ecc. ecc.; insomma si sta come dinanzi ad uno spettacolo. E a nessuno di costoro passa per la mente ch'egli è un uomo come me, sottomesso allo stesso destino; che anch'egli dovrà render conto della sua vita nell'eternità, e che l'eternità esclude da sé tutti coloro che in questa vita hanno voluto essere semplicemente pubblico, essere cioè « come gli altri ». E questo eccita il mio spavento, che questi uomini vivano nell'illusione che io sia in pericolo, mentre, dal punto di vista dell'eternità, in quanto almeno combatto per l'eternità, sono assai meno in pericolo di loro. [ ... ] 20. Come gli ecclesiastici danesi si nutrono dei martiri. [ ... ] Martiri defunti, in questo mondo che « a parte pot10r1 » si chiama mondo degli uomini, la vostra sorte, in vita e in morte, è quella di essere divorati: divorati finché vivete, dalla ciurma dei contemporanei, che, alla fine, vi uccide. Poi, quando siete uccisi, ecco che arrivano i veri divoratori di uomini, i sacerdoti, che vivono cibandosi delle loro carni. Come al tempo del macello vengono insaccate le carni per l'inverno, cosl il sacerdote ha insaccato i santi, che soffrirono per la verità. Inutilmente questi invocano: « Segui il mio esempio, segui il mio esempio». « Bell'affare sarebbe - replica il prete. - No, poche chiacchiere e sta dove sei. Che insensata pretesa questa ch'io debba seguire il tuo esempio, mentre io, mia moglie e i miei figli dobbiamo nutrirci della tua carne. Io ti dovrei seguire, divenir forse un martire, quando io posso vivere e cibarmi di te, e far 86 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==