Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

ere, oscura e di bassa lega, per poter valere facilmente come qualcosa di straordinario. Per ragione di contrasto, un poco di onestà sembra qui una gran cosa; già solo questo calcolo furbesco è una disonestà peggiore ancora di quella degli altri. No, alla lettera, non v'è un solo ecclesiastico che sia galantuomo. [ ...) 18. Dell'inte,-esse che si dimostra alla mia opera. Sotto un certo aspetto, questo interesse è abbastanza grande; ciò che io scrivo trova diffusione, in un certo senso, più di quanto io stesso desideri, benché, in un altro senso, io debba desiderarne la massima diffusione. Eppure io non uso nessuno di quegli artifici che sogliono usare i politici, i venditori sul mercato, gli accalappiatori di contadini. Insomma, si legge ciò ch'io scrivo, e molti lo leggono, ne sono certo, con interesse, con grande interesse. Ma, presso molti, non si va più in là. La domenica che viene si torna, come al solito, alla chiesa. Si dice: « Già, Kierkegaard ha, in fondo, ragione, e le sue dimostrazioni che tutto il culto ufficiale tratta Dio come un pazzo ed è una continua offesa a Dio, sono molto interessanti a leggersi. Solamente noi ci siamo da tempo abituati; non abbiamo energia sufficiente per rinunciarvi. Pure, noi leggiamo con vero piacere i suoi articoli; attendiamo con curiosità ed impazienza ogni nuovo numero per leggere ancora qualcosa su questa faccenda criminale di innegabile, straordinaria importanza». Questo interesse non mi rallegra; piuttosto mi turba ed è una dolorosa nuova testimonianza che non solo il Cristianesimo non esiste, ma che la gente ai tempi nostri non ha, per cosi dire, alcuna disposizione ad aver religione; anzi, quella passione, senza cui non vi può essere alcuna religione e, meno di tutte, il Cristianesimo, le è affatto estranea e sconosciuta. - A spiegare il mio pensiero, userò di un esempio. [ ...] Una donna è infedele al marito. Ma questi non sa nulla. Egli ha però un amico, che - un vero servizio d'amico, dirà qualcuno - lo informa. E quegli gli risponde: « Io t'ho ascoltato con vivo in84 Biblioteca Gino Bianco

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