Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

14. Che cosa dice il comandante dei pompieri? Se qualcuno ha una cosa ch'egli vuole seriamente e vi sono altri che si sono dati per compito quello di agire in senso opposto, di impedirlo e di danneggiarlo, egli deve assumere di fronte ai suoi nemici un netto indirizzo di condotta. E' cosa che chiunque comprende. Ma ciò che non comprende è questo: che vi è una specie di amabile benevolenza, che è assai più pericolosa, perché tende a togliere ogni serietà alla cosa. Se un uomo diviene improvvisamente malato, molta brava gente accorre per aiutarlo; chi _consigliauna cosa, chi un'altra. Se si volesse ascoltarli tutti, il malato avrebbe la morte sicura; già il benevolo consiglio di un solo può essere pericoloso. Ed anche se non si faccia nulla di ciò che consigliano i benevoli tutti insieme o uno solo di essi, già il loro incomposto darsi d'attorno ha prodotto un danno, impedendo l'azione del medico. Cosi anche per un incendio. Appena si è sentito il segnale del fuoco, una gran massa di persone si precipita sul luogo, tutta brava, buona gente, piena di cuore, pronta all'aiuto, desiderosa di dar opera all'estinzione. Ma che dice allora il comandante dei pompieri? Il comandante dei pompieri - che è, in generale, un brav'uomo amabile e gentile, ma che, durante l'incendio, fa il viso duro - dice, o piuttosto urla: « Andate all'inferno con tutti i vostri secchi ·e i vostri innaffiatoi! ». E se poi tutta questa brava gente si sente offesa e trova sconveniente un tal trattamento, che cosa dice il comandante dei pompieri? Il comandante dei pompieri è di solito un uomo amabile e gentile, che ha per tutti conveniente rispetto; ma durante un incendio è tutt'altro. Egli grida: « Dove mai è la polizia? ». E se arriva qualche poliziotto: « Gettatemi - egli esclama - da parte questa compagnia maledetta con i suoi secchi e i suoi innaffiatoi; e se non se ne vanno di buon grado, spingeteli ad urtoni, che mi si levino dai piedi! ». Durante un incendio il modo di vedere e di trattar le cose è tutt'altro che nella tranquilla vita quotidiana. Una cordiale ordinaria benevolenza con cui ci si fa voler bene nella vita quotidiana cede il posto, durante un incendio, a grossolanità di parole e di atti. 77 Biblioteca Gino Bianco

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