nere in tal ristoro e teme di perderlo. Ed ecco, Dio, l'Onnipotente, volge tosto il suo sguardo a quell'albero e manda ad esso un verme che ne distrugge le radici. Così terribile (da un punto di vista umano) è Dio nel suo amore; così terribile (da un punto di vista umano) è l'essere amato da Dio .e l'amar Dio; poiché all'affermazione che « Dio è l'Amore », deve seguir l'altra: « Egli è il tuo nemico mortale ». [ ... ] Eppure noi continuiamo a giocar la commedia dell'essere cristiani, dell'amar tutti Dio; e gli uomini del nostro tempo quando parlano di amor di Dio per noi e di amor nostro per Dio intendono quella nauseabonda, sciropposa ghiottoneria di cui parlano i testimoni di verità della menzogna. Ammesso che non vi sia né Dio, né l'Eternità, né un giudizio finale, il Cristianesimo ufficiale è un'elegante e gustosa trovata, che rende, ih modo ragionevole, la vita più ricca di godimento che sia possibile, più ricca certo di quanto se la potevano foggiare i pagani. Costoro, nel loro godimento, erano sempre disturbati, come ognuno sa, dal pensiero dell'Eternità. Ma il Cristianesimo ufficiale ha saputo fare in modo che proprio l'Eternità ci debba procurare la giusta soddisfazione e il giusto piacere della vita. A un compositore di variazioni può venir in mente di trarre da una marcia funebre un motivo per un allegro « galop ». Così il Cristianesimo ufficiale ha tratto dal Nuovo Testamento (da questa dottrina della croce, dell'affanno, del terrore e del tremore innanzi all'Eternità) il motivo di un piacevole idillio, con giochi e canti di fanciulli, in cui tutto è così piacevole, così estremamente piacevole; dove il pastore e l'organista per un po' di danaro risolvono il Cristianesimo (questa dottrina di morte) in una dolce musica di nozze e di battesimo, e dove tutto spira gioia e beatitudine su questo (su questo luogo di punizione, su questa valle di lacrime, dice il Cristianesimo) no, su questo mirabile mondo, le cui meraviglie non sono tutte qui, giacché esso (e il Nuovo Testamento dice che esso è il tempo della prova, a cui segue il giudizio e la sanzione), esso non è che un preludio alle delizie dell'Eternità ... 72 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==