anni fa. Se noi siamo realmente cristiani; se la « Cristianità » è « un mondo cristiano» perfettamente in regola dal punto di vista del Cristianesimo, io voglio gridar forte, il più forte possibile, così che mi si senta persino in cielo: « Infinito Iddio, che ti sei rivelato come Amore, non è amore questo tuo non averci fatto sapere che il Nuovo Testamento non è più la guida, il manuale di vita dei cristiani. Ora tutto s'è mutato, e pur noi siamo veri cristiani. Come è cattivo, da parte tua, tormentare sempre i miseri dicendo che tu non hai ritirato, né mutato mai una tua sola parola ». Pure io non posso pensare che Dio sia così; perciò sono costretto ad un'altra spiegazione, che mi torna anche meglio: tutto ciò che chiamiamo « Cristianità » e « mondo cristiano » non è che un umano regno dell'imbroglio. [ ... ] 8. Se lo Stato vuol veramente servire il cristianesimo, sospenda i mille stipendi. [ ... ] Prendi un esempio: Se lo Stato pensasse di impedire lo sviluppo di ogni vera poesia, gli basterebbe - e la poesia non è per verità così radicalmente diversa dal mondo come il Cristianesimo - gli basterebbe, dico, di stabilire mille stipendi per dei poeti di Stato, e avrebbe tosto raggiunto il suo scopo. Il paese sarebbe tutto pieno di corrotta poesia, così che la poesia sarebbe diventata una assoluta impossibilità. I pochi che avessero veramente la vocazione per divenir poeti, nel momento pitt critico sarebbero distolti dal tentativo periglioso di assumersi un proprio rischio e finirebbero per scegliere la via più comoda e divenire impiegati di Stato. Eppure quel tentativo periglioso era proprio la condizione essenziale perché la loro vocazione poetica potesse fiorire. [ ...] 69 Biblioteca Gino Bianco
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