Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

infatti di un elogio dell'umanità); io oso anzi credere che anche gli ebrei tra noi siano, almeno in un certo grado, cristiani, cristiani cosl come lo siamo noi tutti, che siamo cristiani in un certo grado, cosl come il Nuovo Testamento non è più verità, in un certo grado. Non vogliamo certo dar false lodi alla grandezza dell'umanità; dobbiamo però cercare di non trascurar nulla che possa dimostrare o accennare alla sua sublimità. Io oso quindi fare un passo ancor più innanzi. Ma poiché mi mancano le conoscenze necessarie per aver sull'argomento una mia opinione decisa, io oso esprimere una semplice idea, lasciando ai competenti di giudicare. Non si scorgono tra gli animali domestici, almeno tra i più nobili, come i cavalli, i cani, le vacche, i segni del Cristianesimo? La cosa non è affatto inverosimile. Si rifletta che cosa significa vivere in uno Stato cristiano, in un popolo cristiano, dove tutto è cristiano e tutti sono cristiani, dove sempre e dovunque non si vedono che cristiani e Cristianesimo, verità e testimoni della verità! Non è affatto inverosimile che ciò abbia ad influire sui pit1 nobili tra gli animali domestici, e che tale perfezionamento progressivo (che, a detta dei zoologi e dei preti, è la cosa più importante) si trasmetta alle generazioni successive. [ ...] 6. Se noi siamo realmente cristiani, che cosa è Dio? [ ...] E' l'essere più ridicolo che sia mai vissuto, la sua parola è il libro più ridicolo che sia mai venuto alla luce. Mettere in moto cielo e terra (come egli fa nella sua parola), minacciare l'inferno e l'eterna punizione, per ottenere ciò che noi intendiamo per cristiano (e noi siamo pure veri cristiani!), no, non s'è mai visto niente di tanto ridicolo. Immaginati che si faccia innanzi contro a qualcuno un uomo che, minacciandolo con una pistola carica, gli dica: « Ti sparo»; o immaginati la sua minaccia anche in modo più terribile: pensa ch'egli dica: « Io mi impossesso della tua persona e ti martirizzo nel modo più spaventoso sino alla morte se tu (sta bene attento a ciò che ti dico), se tu non rendi la tua vita qui sulla terra tanto piacevole e soddisfacente quanto ti è possibile ». Ciò sarebbe pure estremamente ridicolo, giacché per ottenere un tal risultato non 67 Biblioteca Gino Bianco

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