Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

Peter Kucke, elettricista (Austria). « Perché faccio l'elettricista? Non so. Forse domani. » Hugo Floriot, calciatore (Belgio). « Gioco al calcio, dunque sono. Perché? Per curiosità. Per orgoglio. Perché bisogna pur scegliere tra il suicidio e il gol. » Joao Mineiro, farmacista (Brasile). « Faccio il farmacista perché voglio, è un atto di volontà cosciente. Credo di avere la vocazione del farmacista. Credo che la farmacia sia una parte vitale del processo di autoconoscenza del popolo brasiliano e di poter contribuire, per la mia parte, a questo processo. » Francis Dedey, barbiere (Camerun). « Io faccio il barbiere per dire alt al razzismo di oggi. Che neofascisti, xenofobi e altri razzisti non lo dimentichino mai! Fare il barbiere è prima di tutto lottare per la libertà. » Nicolas Aguirre, arrhitetto (Cuba). « Io faccio l'architetto per quelli che non hanno potuto fare l'architetto, repressi dal fischio del piombo e dal fumo dei fucili nemici puntati contro i grandi desideri dell'umanità progressista. » Françoise Soupault, sguattera (Francia). « Perché adoro farlo. » Boris Lacroix, massaggiatore (Francia). « Massaggiare è per me una seconda vita, più ricca e più interessante della mia esistenza umana. Per questo temo che il massaggiatore sia un po' un vampiro che non fa del male a nessuno, ma che conduce tuttavia un'esistenza misteriosa, doppia, d'oltretomba. Quando si massaggia, ci si dimentica di sé, si smette di pensare, ed è questo che è sublime. L'immersione nell'arte del massaggio che è più grande di noi e sfiora la creazione magica del mondo. » Philippe Sagan, frate carmelitano (Francia). « Perché mi diverte. » Natale Rubbi, usciere (Italia). « Faccio l'usciere da moltissimi anni. In principio per imparare a fare l'usciere. Poi per non disimparare. Sempre ho pensato che facevo l'usciere perché mi piaceva immensamente. Fare l'usciere vuol dire tante cose insieme. E' ozio e fatica; è febbre e tranquillità; è imperio e ubbidienza; è assoluta solitudine e piena comunione col prossimo. Tuttavia non credo che si faccia l'usciere per provare tutte insieme queste sensazioni diverse. In verità si fa l'usciere senza una ragione al mondo.» 54 Biblioteca Gino Bianco

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