Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

Semiologia. 1.1. Scienza o più precisamente, secondo alcuni, pseudoscienza che laboriosamente appassionò un numero notevole di studiosi exumanisti dopo la metà del XX secolo. 1.2. Questa passione laboriosa non durò molto più di una decina d'anni. La semiologia viene oggi considerata una noiosa illusione culturale e un ingombrante scaffale della biblioteca di cui è difficile sbarazzarsi perché nessuno ne vuole più sapere: tanto meno i commercianti di libri. 2 .1. Il termine indica una « scienza dei segni » annunciata e auspicata dai padri della linguistica strutturale e da alcuni moderni filosofi del linguaggio. Secondo la classica ipotesi di Ferdinando De Saussure la semiologia avrebbe dovuto studiare « la vita dei segni nel quadro della vita sociale». E aggiungeva: « Poiché essa non esiste ancora, non possiamo dire che cosa sarà: essa ha tuttavia diritto di esistere e il suo posto è deciso in partenza». 2 .2. Oggi possiamo rileggere le oneste e fiduciose affermazioni del grande linguista ginevrino alla luce di quanto è avvenuto in seguito. 2.3. Questa scienza, una volta nata, è cresciuta, è maturata e ha ot• tenuto un posto fisso nella variegata mappa disciplinare e interdisciplinare dell'Università contemporanea. 2.4. Il posto è certamente fisso. Il diritto di esistenza non è chiaro. 2.5. Ma le discipline e le attività dello spirito, come si sa, non sono quasi altro che individui o masse di individui o corporazioni professionali in carne e ossa: il che rende pericoloso, impopolare e criminoso mettere anche solo lontanamente in dubbio il loro diritto di esistenza. Si tratta comunque di una questione sindacale e di livelli occupazionali. 2.6. Le questioni teoretiche, speculative o di reale utilità vanno messe asceticamente da parte. Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere. 3.1. Caratteristica e attrattiva primaria della semiologia è la capacità di produrre analisi complesse per dare ragione di eventi sem49 Biblioteca Gino Bianco

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