Diario - anno I - n. 1 - giugno 1985

Da Rinascita, 23.5.85. Occhiello: « Riflessioni sulla lotta e la sconfitta dei minatori inglesi. » Titolo: « E ora signora Thatcher? » Bella prodezza, battere i minatori! E poi? Che cosa crede di aver guadagnato? Che gusto ci trova? Vincere, che razza d'idea ... Per Kraus era stata la Grande Guerra '14-18 a scandire gli ultimi giorni dell'umanità. Altri spostano l'atto di morte alla Guerra Mondiale '39-45 con i supremi sigilli di Auschwitz e Hiroshima. E poiché la memoria, l'immaginazione e il semplice uso del cervello si restringono sempre più, per tanti poveretti la fine del mondo daterebbe dal '68 o dal '77, dall'assassinio di Pasolini o da quello di Moro, dalla riforma sanitaria, il divorzio, la messa in italiano, la legge sull'equo canone ... In questi tempi post-moderni e neo-rinascimentali, m'è accaduto spesso di chiedermi se tanti fenomeni fossero da considerare manifestazioni agoniche ovvero cadaveriche, sussulti di un organismo spacciato ma ancora sensibile o pura e semplice putrefazione. Ma il segno certo che la storia è finita è rivelato piuttosto dalla data d'inizio della storia secondo le nuove generazioni, per le quali tutto comincia dalle loro personali esperienze: la musica dai Rolling Stones, il cinema da Fassbinder, la filosofia da Baudrillard, il calcio da Bearzot, la politica da Pannella o Formjgony o i Verdi ... Se, oltre a certi autori contemporanei, praticano qualche classico, piccolo o grande, li usano né più né meno come contemporanei. Gli piace Resse, ma probabilmente senza rendersi conto che appartiene alla generazione dei bisnonni, che Siddharta e Il lupo della steppa sono stati scritti circa sessant'anni fa: la data di composizione di quei libri per loro è quella dell'ultima edizione italiana. Qualcuno magari prova a leggere il Meister, solo perché Falso movimento di Wen.ders è ispirato a quell'ope'ra, e inevitabilmente lo leggono nell'ottica di Wenders. Sanno probabilmente che ai tempi di Goethe non erano state ancora inventate né la macchina da scrivere né la luce elettrica, ma in astratto: la scrittura a mano e la luce delle candele non gli dicono nulla. Biblioteca Gino Bianco 39

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